Siracusa contro Magna Grecia - I Bronzi
Bronzi di Riace: tra ipotesi siracusana e rivalità storiche, Reggio non molla
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Palumbeglia muta non poti esseri serbuta
Quandu zappi e quandu puti, Non c'è cumpari e non c'è niputi. Quandu è tempu di vendemmiari Tutti amici e tutti cumpari.
Bronzi di Riace: tra ipotesi siracusana e rivalità storiche, Reggio non molla
Una delle tendenze più curiose che si notano oggi nelle partite di calcio, soprattutto in Spagna, è l'uso sempre più frequente di bendaggi ai polsi e agli avambracci. Un dettaglio che non sfugge ai telespettatori più attenti, che inevitabilmente iniziano a porsi delle domande. Gli stessi interrogativi se li pongono anche ex medici sportivi di alto...
Taormina, che incanto! Acceso l'Albero in Piazza IX Aprile. Il sindaco Cateno De Luca: "Il nostro Natale ha una marcia in più"
La crociata contro il vino e i cibi tipici: paura sanitaria o abuso di potere?
Sono state giornate intense di riunioni e incontri. I due inviati di Giuseppe Tripodi – creatore e ideatore del Premio Internazionale dedicato ai Bronzi di Riace – Francesco Matina e Andrea Ruggeri, hanno avuto colloqui con alcuni dei principali rappresentanti delle comunità italiane negli Stati Uniti, in particolare a New York, Washington e New...
Alla presenza dell'assessore al Turismo del Comune di Seminara, Giuseppe Marafioti, si è svolto l'incontro con il senatore Joseph A. Lagana (nato il 15 dicembre 1978), avvocato e politico statunitense del Partito Democratico, che dal 2018 rappresenta il 38° distretto legislativo nel Senato del New Jersey. Lagana ha inoltre prestato servizio...
Un incontro tra italiani non poteva che avvenire a pranzo e, a New York, cosa c'è di più autenticamente italiano di Enzo's, in Arthur Avenue, nel cuore della Little Italy del Bronx?
Sono a New York, e tra poche ore incontrerò il Presidente della NIAF John F. Calvelli anche Vice Presidente Esecutivo of Public Affairs for the Wildlife Conservation Society (WCS).
La Festa delle Candele – 3ª Edizione illumina Villa San Giovanni con emozioni, tradizione e spirito di comunità
Siamo tornati indietro di qualche anno, anzi, di qualche secolo: agli anni delle grandi rapine. E se pensate che questa storia abbia a che fare con il Sud, la Calabria o la 'Ndrangheta, siete fuori strada. Questa è solo una nuova puntata della serie "Rapine in Italia – Il Ritorno".
Non avrei voluto tornare a parlare delle elezioni regionali. Sono finite: ha vinto Roberto Occhiuto, punto e basta.
Ma – e lo ripeto, MA! – ci sono cose che non si possono semplicemente archiviare.
Eccoci! Finalmente, dopo tanti anni, ho provato il famoso tacchino del Thanksgiving Day (Giorno del ringraziamento). Una famiglia di 19 persone attorno al tavolo, due tacchini — uno di oltre 14 kg — e tanto cibo. In sottofondo l'inno nazionale americano e, naturalmente, nello stesso momento giocano i Dallas Cowboys, la squadra di casa.
Non è il caso di trascinare la politica in questa vicenda. Anche perché, se lo facessimo, più di un parlamentare "progressista" dovrebbe preparare le valigie e lasciare il Paese.
Forse i sit-in che stanno nascendo in questi giorni dovrebbero concentrarsi su un tema molto semplice: la libertà, per un genitore o per un individuo, di vivere ed...
Per oltre quarant'anni di viaggi negli Stati Uniti non avevo mai vissuto il Giorno del Ringraziamento. Partivo sempre in ottobre, e così non avevo mai assaggiato il tacchino né osservato quel movimento umano impressionante che precede la festa.
La vicenda della famiglia del bosco di Palmoli – madre, padre e tre bambini che vivono in una casa immersa nella natura, senza elettricità, gas o acqua corrente – è diventata in poche ore un caso inquietante, dopo la decisione di sottrarre la tutela dei minori ai genitori.
Una decisione, va detto, arrivata in modo improvviso e traumatico.
Carissimo Daniele Castrizio,
ho letto con attenzione la tua ultima pubblicazione su Facebook e mi trovi pienamente d'accordo.
Le parole a seguire sono le sue, e il premio è realmente importante.
Che vergogna. Non solo quelle chiacchiere "tra amici", ma la mancanza di rispetto verso l'istituzione Governo da parte di un consigliere del Presidente della Repubblica, non puoi dire quello che vuoi se sei l'immagine del Presidente.
Marinella è sempre Marinella, ma forse senza Maurizio in negozio le strategie non funzionano allo stesso modo per tutti.
CONCORSO GUIDE TURISTICHE: IL PARADOSSO DI UN ESAME IMPOSSIBILE
PERCHÉ UMBERTO FERRARA È SCOPPIATO IN LACRIME DOPO IL TRIONFO DI SINNER ALLE ATP FINALS
"Falcomatà se ne va, dove se ne va questo non si sa…". Una musica storica che oggi sembra risuonare nelle strade di Reggio Calabria, (leggete le parole di questa canzone di Sergio Endrigo, alla fine dell'articolo e capirete) per alcuni come un canto di liberazione, per altri come una malinconica melodia di addio. La città...
Stiamo parlando dell'Italia e degli italiani.
E per farlo dobbiamo tornare a un principio antico, che Verdi conosceva bene:
"Torniamo all'antico e sarà un progresso."
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Immemòriam Luciano Rispoli e Ric Peruchi.
Ricordare i grandi nomi legati alla città metropolitana di Reggio Calabria è un atto di memoria e identità, un modo per riconoscere chi ha contribuito, direttamente o indirettamente, a farne risplendere il nome nel mondo. Tra i personaggi da celebrare, ecco un breve elenco significativo:
Accanto a chi è nato qui, ci sono migliaia di persone che, pur non essendo originarie di Reggio, hanno contribuito con amore e impegno a costruire la sua identità. Sono figure che meritano rispetto e riconoscenza per il loro attaccamento a una terra che hanno scelto di fare propria.
Abbiamo vie e piazze intitolate a personaggi spesso lontani dalla storia e dalla cultura reggina, talvolta a figure che hanno danneggiato il territorio o neanche conoscevano la città. Perché non dedicare strade e piazze ai nostri grandi nomi? E per ogni intitolazione, aggiungere una breve descrizione di chi erano e cosa hanno fatto.
Questo gesto non solo renderebbe giustizia alla memoria storica, ma diventerebbe uno strumento di educazione per i giovani, insegnando loro ad amare la propria terra e a esserne orgogliosi. Una città che valorizza i propri figli è una città che guarda al futuro con forza e consapevolezza.
Il Giornalista e Direttore
Andrea Ruggeri