17 Marzo: Festa dell’Unità d’Italia, ma ricordiamo anche da dove viene il nome “Italia”

17.03.2025
Qui è nato il nome Italia
Qui è nato il nome Italia

Il 17 marzo 1861 è una data scolpita nella storia: nasce ufficialmente lo Stato italiano con la proclamazione del Regno d'Italia e l'incoronazione di Vittorio Emanuele II. Torino diventa il cuore pulsante della nuova nazione, mentre il Parlamento annuncia solennemente: "Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi successori il titolo di Re d'Italia."

Oggi celebriamo la Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, ma forse dovremmo anche ricordare qualcosa di più antico e profondo. Perché il nome Italia, prima di essere un'idea politica, nasce proprio al Sud, precisamente a Reggio Calabria, secoli e secoli prima dell'unificazione. Un dettaglio che troppo spesso viene ignorato nei libri di storia e nelle celebrazioni ufficiali.

Garibaldi, eroe o invasore?

Se per alcuni Giuseppe Garibaldi è l'eroe dei due mondi, per altri è l'uomo che ha portato guerra e devastazione nel Meridione. Non tutti al Sud vedono in lui un liberatore: nato in Francia, finanziato dalla Gran Bretagna, il generale vestito di rosso fu un abile stratega, ma anche un simbolo di una conquista che, più che unificare, segnò profondamente il Mezzogiorno. Le ferite lasciate dall'unificazione furono profonde e per molti territori del Sud l'Unità significò più sacrifici che benefici.

Oltre la retorica: riscopriamo la vera storia

L'Italia è nata il 17 marzo 1861, ma la sua identità affonda le radici in epoche molto più lontane. Il nome Italia viene dagli antichi Vituli, una popolazione stanziata nell'area dell'attuale Calabria, il cui nome significava "terra dei vitelli". Da lì, il nome si estese prima all'intero Sud e poi a tutta la penisola.

Dunque, nel giorno dell'Unità d'Italia, oltre a sventolare bandiere e cantare l'inno, non sarebbe male fermarsi un attimo e ricordare da dove tutto è iniziato. La storia non è mai solo bianca o nera: celebrarla davvero significa conoscerla fino in fondo.

Andrea Ruggeri