Ambasciatori del Bergamotto

22.07.2024

È finita la BergaFest!?

Risultato

La 24ª edizione, quella che ha visto, ieri nell'ultima serata, la premiazione degli Ambasciatori per l'Accademia Internazionale del Bergamotto, organizzatrice dell'evento che per tre serate ha tenuto compagnia a spettatori e curiosi direttamente dal centralissimo Lungomare di Reggio Calabria, come ci scrive Strettoweb che come tanti di noi ha seguito la kermesse reggina.

E in termini puramente giornalistici, quello che hanno fatto i collegi è sufficiente e premuroso, sia in termini giornalistici sia in quelli di totale copertura.

Pur non essendo stati invitati ufficialmente, io Cris, Marco e altri di U Riggitanu e Mediterraneo, una scappatina su via marina l'abbiamo fatta lo stesso.

E qui vanno le mie analisi, positive e quelle per migliorare l'ormai classica, festa al Bergamotto, che a noi è sembrata una cosa per gli addetti ai lavori e non per tutta la popolazione ed i turisti. 

Una voce fuori dal coro? No certamente no, ma io personalmente ascolto le persone, parlo con i turisti, analizzo, domando e vedo, e allora qualche consiglio che aiuti potrei anche metterlo sul piatto.

E RIPETO se volete leggere sulla perfetta copertura giornalistica entrate qui, se invece qualcuno volesse prendere spunti da chi di fuori ha visto l'evento, allora continuate a leggere.

A) Una festa del Bergamotto senza il Bergamotto non va bene.

Ottima la correlazione del Bergamotto, con culinaria, bibite, essenza, medicina e altro, ma mancava un mimo per i turisti a base di Bergamotto e un piccolo opuscolo per capire cosa realmente è la filiera del bergamotto, oggi giorno un Qr-Code non basta, anche se non l'ho visto. Il quadratino magico, lo aprono in molti, non tutti però ed il cartaceo funziona ancora bene e rimane li ogni tanto sbuca fuori e lo leggi o lo rileggi.

Io personalmente non torno con piacere in un ristorante che non ha un menu cartaceo.

B) Un ristoro, piccolo bar con prodotti al bergamotto e non, acqua e qualcosa da mangiare, non avrebbe fatto male.

C) Poche sedie e 80% delle quali riservate (ce ne volevano per lo meno il doppio e per tutti e non solo per ospiti e amici), la disponibilità e la comodità attraggono un pubblico esterno, che è poi il possibile consumatore finale del prodotto, oppure diventa solo un evento per ospiti e amici, quindi per pochi (magari non se lo aspettavano, ma l'investimento era grande), si trattando di un'evento che doveva e deve attrarre simpatizzanti alla causa del Bergamotto, a volte un turista, come quello intervistato dal sottoscritto, proprietario del maggior sito internet di viaggi fantastici in America, rimane qualche minuto, e si fa un'immagine che sicuramente Ezio Pizzi Vittorio Caminiti non avrebbero condiviso.

D) Bellissima e ricca cornice, dal camion dello studio54network, all'ampia copertura dei media locali, un giornalista Rai importante a comandare l'ultima serata. Un grande artista come Sacco (anche se a me la sfilata non è piaciuta, sembrava quasi l'Aida o il Palio di Siena, che una sfilata di gioielli), insomma una festa ricca (e con grande investimento) e piena di premi, pergamene, mantelli, collane con medaglie annesse, regali e assaggi, gettoni di presenza, ma e i turisti? I consumatori? NOI INSOMMA DOVE ERAVAMO ... rilegati alle ultime file ... forse o grazie ad amici seduti nel nostro angolino stampa.

La cosa che mi ha letteralmente fatto profondamente riflettere è stato quello che mi ha detto, il proprietario del maggior sito internet di Viaggi Fantastici venuto da New York USA, che mi ha chiesto di non pubblicare il nome suo e dell'azienda.

1) Lei rappresenta uno dei siti di turismo, che chiama di Viaggi Fantastici può dirci di cosa si occupa?

Non vorrei che il mio nome e dell'impresa fossero pubblicati, ma noi ci occupiamo di turismo fantastico, cioè di cose che le persone non conoscono, per lo meno non nei circuiti classici, e rimangono impresse per sempre nella loro mente per l'esclusività a costo/beneficio realmente speciali.

2) Ok per il nome, anche se molti avrebbero voluto sapere che a Reggio arrivano grazie a noi anche persone del Suo calibro. Per esempio ci faccia un esempio di rotte del vostro Turismo Fantastico ?

In America, rivivere luoghi storici, come i villaggi Navajo in Arizona negli USA, o una settimana vivendo su veri e propri alberi in Amazzonia in Brasile, o ancora vivere su un'isola deserta (ma con il dovuto confort) come nel romanzo alla Robinson Crusoe.

3) E in Italia?

Beh!? L'Italia è ricca di posti fantastici. Tra i nostri viaggi in Italia le Terme di Saturnia, le rocce rosse di Arbatax, l'Italy Motorshow, e ora Among Italy's Volcanoes, che mi ha portato qui. Ho letto molto della storia di Reggio e dei bronzi e volevo capire di più, ma diamoci del tu.

4) Ok .. Conoscevi già il Bergamotto

Si e No. Sapevo che era un'essenza fondamentale e naturale per produrre profumi, e me lo hanno detto in Oman dove ho comprato uno dei profumi, VERI, migliori al mondo, con essenza di Bergamotto Reggino.

5) Cosa ci puoi dire della manifestazione BergaFest?

Prima di tutto Reggio è una città deliziosa, bellissima, direi quasi unica, ma ha bisogno di alcune strutture ricettive, di trasporti, pulizia, ACQUA e preoccupazione con il fruitore del servizio turistico.

Sono arrivato qui al BergaFest dopo aver letto, l'articolo sul vostro settimanale (ndr U Riggitanu), che seguo grazie all'indicazione in Brasile dell'ex presidente, e alla forma diversa di affrontare le notizie e ora riconoscendola per il bel lavoro fatto negli USA ed in Brasile, so che siete seguiti da signori giornalisti come Tony Pascale, Edoardo Pacelli e Amy Riolo, e le assicuro che non è da tutti.

L'idea dell'evento è ottima, è al 24 anno, ma non sembra abbia intenzione di interagire realmente con il turista, poteva comodamente essere stata fatta all'interno di un salone o un teatro.

6) Perché?

Perché, non c'è un posto a sedere, ne nel luogo dove è realizzato sul meraviglioso lungomare, ne vicino. Tutti gli invitati al microfono parlano tra loro, di se stessi, si premiano tra loro, usano mantelli allo stile loggia, come se fossero gli unici detentori della Forza, come se fossero i difensori mistici del Bergamotto, cosa unica per tutti gli esseri viventi che pervade l'universo e tutto ciò che esso contiene. Donando a coloro che sono in grado di immergersi e di diffonderlo ufficialmente (il Bergamotto) il potere sugli altri.

7) Non sei un po duro?

In realtà no, se fossi duro scriverei io un articolo e cancellerei il Bergamotto dal mio taccuino di viaggio, invece vorrei vedere Reggio nelle rotte future della mia agenzia, e il bergamotto farne parte integrale, specialmente essenza, gelato, dolci e Spritz rs rs rs.

8) Visto che Reggio ti è piaciuta, problemi a parte, manda un messaggio finale ai nostri amici, sia bergamottari che non?

Reggio e la sua città metropolitana sono uniche al mondo, ci vuole solo maggiore visione turistico organizzativa, un Corso che simboleggi, non un ricordo risorgimentale, come è nel bene e nel male il nome Garibaldi, ma una visione del mondo moderno, moda, storia, gastronomia come ne è ambasciatore vero e involontario amato da tutti Gianni Versace, con alla sua testa il museo e le sue due magnifiche statue (I Bronzi) e alla fine qualcosa di altrettanto maestoso tipo la piazza del futurismo.

Un porto turistico collegato con trasporto aereo per gente facoltosa. Questa città non può essere, in estate, totalmente e solamente invasa da figli, nipoti e pronipoti emigrati, ma anche da turisti che portino, nuove idee, soldi e tanta esperienza.

Non voglio cambiare niente in questo posto meraviglioso, ma bisogna adeguarlo a un turismo inclusivo ed esclusivo, efficiente e con un costo beneficio abbordabile, a tutti i ceti sociali.

Voglio dire non un servizio scarso per portafogli ricchi, o una sorta di raccolta estiva di figli emigrati e BASTA.

Mi sono realmente innamorato della vostra città metropolitana, ma adesso Reggio deve seguire le orme di Siracusa, Messina, Taormina, Costiera Amalfitana, Capri, Gargano, Porto Cervo e lasciare che posti come Scilla, Bagnara, e la stessa Reggio rimangano intatti, ma con un minimo di parcheggi esterni, location, trasporti interni e qualità o saranno sempre comprimarie di altre città con eguale attrattivo turistico, come la Sicilia, svegliatasi prima della Calabria dall'isolamento che Roma gli aveva assegnato nel risorgimento.

9) Dura analisi, ma in parte condividiamo, da parte nostra c'è anche il cuore e l'appartenenza indiretta che a volte ci pregiudica.

Grazie a te e a Cristina, che pur non essendo nati in questi luoghi li amate come fossero casa. In ogni caso lo Spritz di Bergamotto nel mio hotel e al ristorante preferito al Pilone-Rare, ha accattivato il mio gusto, spero di trovarlo in giro per il pianeta, magari con meno mantelli e medaglie e più divulgazione reale.

Ringraziamo per l'intervista, in parte condividiamo e in parte speriamo che la manifestazione continui, magari ascoltando, consigli di chi i turisti li porta realmente in giro per il mondo.

Già avere del prodotto da far assaggiare alle persone sul lungomare, e un centinaio di sedie in più avrebbe aiutato a superare le necessità logistiche.

Andrea Ruggeri