Bagaladi piccola Storia
Bagaladi (Vadalàdes in greco-calabro) è un comune italiano di 1.051 abitanti della provincia di Reggio Calabria, in Calabria.
Il comune fa parte dell'area Grecanica ed è una delle porte di accesso al Parco nazionale dell'Aspromonte. Situato lungo la strada per raggiungere l'Aspromonte, si inserisce in un ambiente caratterizzato dalla numerosa presenza di uliveti e dalle acque minerali. Il territorio presenta uno sviluppo altimetrico dai 340 s.l.m. (Ielasi) ai 1673 s.l.m. (Pantanizzi). Comprende i nuclei abitati di Ielasi, Embrisi e Gornelle. Storia Le origini dell'abitato sono state ipotizzate come legate alle invasioni saracene. La forma ortografica attuale deriva dalle forme più antiche (seicento) Badaladi o Vadaladi che sono formate sul nome della famiglia Vadalà e il suffisso -adi (suffisso della lingua greca calabrese aggiunto alla fine dei toponimi per indicare che sono possesso di una famiglia). Bagaladi significa la terra della famiglia Vadalà. Vadalà proviene dall'arabo "Abd'Allah" ("Servitore di Dio") e potrebbe indicare che il capostipite dei Vadalà era saraceno.
La nascita di Bagaladi è pure legata all'insediamento di monaci basiliani, i cui monasteri anche in altri casi diedero origini a successivi centri abitati; nella valle del Tuccio, infatti, le fonti storiche testimoniano la presenza di diversi monasteri, eretti tra il IX ed il X secolo (San Michele, San Teodoro, San Fantino). Durante i primi anni del Novecento Bagaladi era diventato un grande centro dell'Aspromonte e crebbe non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista demografico. Successivamente, soprattutto dopo le guerre, si verifico' una forte emigrazione dei bagaladesi verso Reggio Calabria, il Nord dell'Italia e anche verso l'estero (Francia, Germania e Nord America soprattutto). Questo flusso migratorio continua ancora oggi, interessando tutte le fasce della società. Così oggi Bagaladi può contare su suoi discendenti in molti Stati di diversi continenti, che continuano a portare il loro paese d'origine sempre nel loro cuore.
Monumenti Sono da visitare la chiesa della Santissima Annunziata, che conserva il gruppo marmoreo dell'"Annunciazione", opera di Antonello Gagini, i cenobi basiliani della Valle del Tuccio, i famosi mulini ad acqua, frantoi e diverse case coloniche.
Ricorrenze Festa del Gonfalone (prima domenica di agosto)
Gara automobilistica Ponte Ielasi-Bagaladi
Festa di Maria Santissima del Monte Carmelo (terza domenica di agosto)
Festa di San Teodoro Martire (9 novembre)
Presepe vivente (26 dicembre e 6 gennaio)
Persone legate a Bagaladi Fra i bagaladesi illustri troviamo il pittore Nunzio Bava, considerato il maggiore esponente del verismo calabrese del Novecento. In un'intervista giornalistica il pittore ricordava al giornalista la "sua amata Bagaladi, che salendo lungo la riva destra della fiumara di Melito, in mezzo ad agrumi ed orti irrigati con pozzi, si raggiungeva dal mare, tra gelsi ed uliveti. ...di quella terra santa di Bagaladi, il pittore Bava ha netta l'immagine chiara e fresca di una roggia colma d'acqua con un roseto fiorito e profumato accanto." "...sono felice di essere calabrese e di essere nato in un paese che pochi riuscirebbero a trovare sulla carta geografica e mi piacerebbe dopo morto essere ricordato almeno per questo mio attaccamento alla terra dei padri e alla memoria di un tempo di pastori e acque alla cisterna".