Chi crede verrà, e chi non crede… vorrà vedere per credere

Non sono un perfetto cristiano, né un fervente cattolico. Non seguo sempre le regole religiose degli uomini. Forse è proprio per questo che mi dedico con passione a progetti che molti eviterebbero, per troppa indifferenza o, paradossalmente, per eccesso di religiosità.
Chiaro: non sono ateo. Seguo quei principi che, oltre a Gesù, ritrovo nella vita di Giovanni e Paolo. Forse anche per questo San Giovanni Paolo II un giorno mi disse che, con i miei difetti e le mie qualità, avrei fatto più strada di tanti che si definiscono "buoni Cattolici o grandi Cristiani", sazi e compiaciuti, pronti a mostrarsi ma raramente a donarsi.
Sono stato folgorato da Giovanni Paolo II. L'ho conosciuto, ed è ancora qui con me, nel cuore, accanto a Gesù, Giovanni Battista e Paolo di Tarso. Non potevo non creare qualcosa che li rappresentasse. E così, oggi, siamo alla vigilia del lancio di Caminhos de Paulo – I Cammini di Paolo – un viaggio di fede, un turismo dell'anima per ridare speranza, nel mio piccolo, a una terra che mi ha regalato anni indimenticabili, assieme all'isola della mia famiglia.
Ci crediate o no, ovunque andassi, una di queste figure mi accoglieva: in una statua, un simbolo, un gesto di profonda fede. Il lancio a Roma, i primi viaggi… sono solo l'inizio. Da lì in avanti servirà il contributo di tutti, soprattutto di chi per duemila anni ha scelto di non provarci, ma che oggi comincia a crederci.
Non sarà tutto facile. Ma chi sono io per lamentarmi? Ho tradotto il libro di Giovanni Paolo II, sto organizzando i Cammini di Paolo, e ho nel cassetto altri tre progetti importanti. L'essenziale è incontrare, lungo la strada, persone vere, che ti accompagnino in questo autentico cammino di vita e di fede.
Godetevi questa anteprima: Paolo, apostolo di Cristo. E poi immergetevi in questo film straordinario, che aiuterà a comprendere le origini del Cristianesimo. Forse, allora, capirete perché chi crede verrà, e chi non crede… vorrà vedere per credere.
Andrea Ruggeri