Chiusura uffici, la precisazione del Comune

Chiusura uffici, la precisazione del Comune: "Non esiste alcuna ordinanza".
Sì, ma i problemi esistono eccome. E le soluzioni?
Insomma, l'ordinanza non esiste. I problemi però sì, e anche parecchi. E le soluzioni? Sembrano sempre rimandate, spostate più in là, nel tempo o nelle responsabilità. Come si fa a governare una città dove ogni giorno spunta un problema nuovo, spesso annunciato e raramente risolto?
Il Comune di Reggio Calabria, dopo le notizie diffuse dalla stampa e le dichiarazioni di un consigliere di opposizione, interviene con una precisazione: "Non esiste alcuna ordinanza di chiusura degli uffici pubblici o degli edifici di competenza comunale".
La nota ufficiale chiarisce che "sono da tempo in corso attività di verifica, monitoraggio e messa in sicurezza degli edifici comunali". Oggi – a seguito di una nota del "Dirigente Datore di lavoro" che riepiloga le criticità – si sarebbe attivato un tavolo tecnico presso la Segreteria Generale, con la presenza dei dirigenti, del capo di gabinetto e del Responsabile per la sicurezza degli ambienti di lavoro.
Tutto giusto. Tutto previsto. Ma nel frattempo, la città continua a vivere nell'incertezza, tra voci di corridoio, chiusure improvvise e cittadini lasciati all'oscuro. La Prefettura è stata informata, e gli organi comunali stanno verificando "eventuali profili di responsabilità a tutti i livelli". Ma intanto il disagio resta e, per molti, ha un solo volto: quello del Comune.
La responsabilità, dicono, sarà accertata. Ma è già evidente. È di chi avrebbe dovuto prevenire, di chi avrebbe dovuto informare, di chi avrebbe dovuto governare.
E mentre a Palazzo San Giorgio si analizzano "criticità residuali", l'On. Cannizzaro ringrazia la Regione per aver incorporato l'aeroporto: "Se non l'avesse fatto, avrebbe rischiato la chiusura". Un altro salvataggio in extremis. Un altro problema evitato all'ultimo minuto. Ma quanto può reggere una città che vive sempre sull'orlo del collasso?