Ciao Giuseppe, sei andato via in silenzio, ma ci mancherai molto

30.01.2025

Lutto a Reggio Calabria e nella nostra redazione, un giorno triste l'addio al nostro Giuseppe Gangemi, giornalista, poeta e scrittore presente nel nostro settimanale.

U Riggitanu, e tutta Reggio Calabria piange la scomparsa di Giuseppe Gangemi, giornalista, poeta e scrittore, figura di spicco nel panorama culturale della Calabria e in particolare di Reggio. Uomo sensibile e talentoso, Giuseppe lascia un vuoto improvviso in tutti noi che lo abbiamo avuto come amico e apprezzato come uomo.

Era Associato dei Giornalisti Italiani Associati GIA della quale condivideva gli ideali ed io nella facoltà di presidente di GIA e direttore giornalista del settimanale, amico e suo ammiratore lo ricordo così: 

"Le parole non possono esprimere la mia tristezza in questo momento, Giuseppe. Non so come affrontare questa perdita. Vorrei averti potuto dire addio, magari parlare ancora di tante cose, come facevamo ogni settimana al telefono, mangiare un gelato vicino casa tua, confortare i tuoi cari. Ma non mi aspettavo questa notizia, proprio no. Sei stato un compagno prezioso quando ero appena tornato a Reggio, colto e sensibile. Ogni settimana leggevo e pubblicavo una tua poesia, che ancora oggi arricchiscono il settimanale a cui anche tu hai dedicato il tuo talento. Eri discreto, straordinariamente discreto, ma ti piaceva il mio vociare. Silenziosamente, senza disturbare, sapevi farti da parte con garbo, come quella volta al teatro dei Bronzi, lontano dalle luci della ribalta. Un intellettuale vecchio stile, umano, buono, gentile. Non ti dimenticherò, amico mio".

La chiesa parrocchiale di Santa Maria del Divin Soccorso a Reggio Calabria, dove si è svolto il funerale, era gremita, dentro e fuori. Giuseppe era amato da tanti e aveva un'infinità di amici. Durante l'omelia, monsignor Antonio Morabito, anche lui suo amico, ha ricordato con parole sentite le qualità che rendevano Giuseppe speciale: il suo animo gentile, la passione profonda per il Sud e la causa meridionale, e la grande generosità che lo contraddistingueva.

L'atmosfera era carica di tristezza. L'emozione e lo sconcerto per una scomparsa così improvvisa erano palpabili tra i presenti. Giuseppe era un uomo grande, nel fisico e nella statura umana, e la sua assenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare.

Prima della messa di corpo presente, io, Cris, Nello e Diego ci siamo ritrovati nel bar dove tante volte ci eravamo seduti con lui. Tra un ricordo e l'altro, ci è sembrato quasi di averlo ancora accanto. È stata una sensazione strana, ma anche confortante, che ci ha dato forza in un momento così doloroso.

Andrea Ruggeri

    Autore di poesie, racconti brevi e commedie presso la Città del Sole Edizioni, collaborava oltre che con U Riggitanu alle pagine culturali di altri quotidiani e riviste. Ha lavorato come Giornalista Pubblicista. Studi: Scienze Politiche presso Università degli Studi di Messina.

....a mmia mu rici comu sí fannu i barbi!