Finalmente la sinistra, cerca di fare la sinistra
Lavoro povero e malpagato a Reggio Calabria: sindacati riuniti dal Circolo PD di Villa San Giovanni.
La sinistra attuale che cerca di fare la sinistra di una volta, persa nel tempo, nella politica lontana dai cittadini, nella pandemia.

Ieri a Villa San Giovanni, pur non essendo invitati abbiamo scoperto, che al Circolo PD di Villa San Giovanni, vi è stato un'incontro tra sindacati per discutere di lavoro "povero" a Reggio Calabria.
Sembra abbiano scoperto l'acqua calda, o per lo meno cercano di farlo. Meno male perché l'inverno è arrivato.
Non nomineremo subito i presenti, non ancora, perché prima vogliamo capire cosa realmente bolle in pentola.
Che a Reggio Calabria come in buona parte del Sud si trattino male i lavoratori, sottopagati e quasi a lavoro schiavo, già lo sapevamo, e potremmo farne anche un trattato, la novità è che il Pd, al governo in tantissimi comuni (partito notoriamente eredità del PCI, quindi di un partito nato dai lavoratori), torni ad interessarsi di lavoro, malpagato, povero e diciamolo pure "schiavo".
I fenomeni patologici del "falso part time" malpagato ed inventato per fare numeri sulle assunzioni, degli "appalti illeciti", delle "qualifiche inferiori", del "lavoro femminile" sotto tutelato, e noi aggiungiamo "del lavoro estivo senza sosta e a pagamento ore da 3 a 5 euro, in lavori faticosi, alcune volte senza alimentazione e pause adeguate", sono e devono essere la base "oggi" di discussione, ma non solo per il PD che nel tempo aveva abbandonato questi problemi, ma dell'intera società.
Dal Testo Unico sulla "Sicurezza e Salute nei posti di lavoro" disapplicato, dell'opposizione padronale alla sindacalizzazione dei dipendenti, dei "contratti pirata" privi di tutele, della liberalizzazione dei "lavori a scadenza", sono stati tutti temi affrontati dai sindacalisti i cui interventi sono stati moderati – nel dibattito – da Enzo Musolino, segretario del circolo PD di Villa.
A Villa a loro detta, visto che NOI non eravamo invitati, sembra si siano, affrontati i nodi politici delle tante criticità emerse, evidenziando il ruolo che il nuovo Partito Democratico dovrà avere nell'inserire al centro dell'agenda politica italiana il "lavoro", le sue tutele, abbandonato per inseguire altri obbiettivi.
Il lavoro, aggiungo io, che doveva essere la bandiera dei sindacati, anche se impostarlo solo sul "salario minimo legalmente determinato" a nove euro l'ora, non basta, devono esserci altri presupposti, non dello scontro politico, ma di VERO interesse per i lavoratori, che grazie anche alle scellerate scelte dei governi (principalmente di sinistra) passati hanno penalizzato tutte le conquiste fatte dai lavoratori (grazie alla sinistra di un tempo), distanziando i partiti di sinistra dai problemi reali.
Non fare gli errori del passato ad esempio pensando solo di salvaguardare l'unità sindacale, e il potere del lavoro (decidiamo solo noi) a discapito degli stessi lavoratori abbandonati poi.
Dalle fotografie veicolate e dagli articoli e redazionali, il numero dei presenti era esiguo e solo di addetti ai lavori, bisogna invece aprire alla società anche se il dibattito vorrebbe essere solo politico.
O i cittadini (disoccupati) e i lavoratori (malpagati compresi gli stranieri) partecipano o il Pd perderà pezzi, ormai le persone sanno che la politica deve essere a servizio della gente e non fine a se stessa, come lo è stata quella della sinistra e di parte della destra negli ultimi anni, discriminando i lavoratori, applaudendo il loro licenziamento per motivi, non relazionati al lavoro (vedi pseudo vaccino).
Pochi erano i cittadini presenti, alcuni amministratori, sindacalisti e professionisti, pochi giovani, lo si vede dalle fotografie.
Secondo gli organizzatori i cittadini erano tanti, e ricordano la presenza del sindacalista Totò Scopelliti, dell'ex consigliere comunale Salvatore Ciccone e del medico Giuseppe Cotronei. Meritano di essere segnalati anche i contributi del Sindaco di Villa SG Giusy Caminiti e degli ex Sindaci Rocco La Valle e Giancarlo Melito.
Attenzione però che se si vogliono elogiare quelli che il potere lo gestiscono e non i lavoratori, la proposta muore sul nascere.
In ogni caso un plauso all'iniziativa tematica dalla parte femminile del partito Villese quali Lina Vilardi, Maria Pascuzzi e Anna Maria Guarnaccia, sicuramente per lo meno a Villa la sinistra torna a discutere tematiche dei lavoratori, ma se lo fa solamente per un confronto politico con il governo italiano di centro-destra, perderà nuovamente, ma se lo farà per il bene dei cittadini, forse un futuro per le organizzazioni storiche sindacali e per la presenza politica della sinistra, anche a Roma, sarà possibile.
La militanza è importante per una base di voti, ma ormai la sinistra in Italia la militanza politica la usa per argomenti, che non toccano i veri problemi della gente, ma quelli di interesse dell'agenda mondiale, alleata della destra contro la popolazione e i lavoratori durante la pandemia e contro in alcune questioni minimali e di politica estera (ma poi neanche molto contro).
La nota positiva è discutere del lavoro schiavo, povero e malpagato, cioè la sinistra fare la sinistra, la nota negativa, non dibatterne con noi giornalisti, con i rappresentanti degli stranieri, con i cittadini, non militanti e soprattutto con i giovani e che sono poi quelli che realmente soffrono questa situazione.
Andrea Ruggeri