Finito il G7 tornano i problemi di tutti i giorni

19.07.2024

Sembra una presa per i fondelli, ma mentre alcuni inneggiano a Villa San Giovanni al NO Ponte, migliaia di persone soffrono sotto il solo cocente per attraversare lo stretto, senza neanche una pensilina, di chi è la colpa? Del Comune No Ponte, della compagnia di navigazione, della regione, della città metropolitana?

La Caronte & Tourist spiega in una nota: "Era stata chiesta l'autorizzazione per costruire sul piazzale una struttura per dare copertura, ma l'autorizzazione non è mai arrivata, per un grottesco, pilatesco, pirandelliano rimpallo di responsabilità tra enti e amministrazioni", inviando al ministero questa richiesta per invocare una definitiva e chiara interpretazione.

Centinaia di passeggeri sotto il sole in attesa di imbarcarsi. 

Avrei voluto vedere i NO Ponte reclamare contro la costruzione del Ponte, che risolverebbe tutti questi problemi, in quei momenti, verso questi passeggeri. Ma il coraggio e la vergogna sono le ultime cose che hanno nel loro DNA.

La compagnia di navigazione Caronte & Tourist denuncia, in una nota, la difficile situazione. "Lo scorso week-end nello Stretto è stato abbastanza trafficato in termini di auto, mezzi commerciali e pedoni transitati. Per il personale di Caronte & Tourist impegnato sulle navi e sui piazzali, a Villa San Giovanni come a Rada San Francesco, una sorta di prova generale di quello che si ripeterà, con numeri presumibilmente ancora più grandi, nei prossimi giorni e, ovviamente, ad agosto".

E sono i grandi numeri, oggi come non mai, che preoccupano i vertici della compagnia di navigazione. 

Sicuramente non per l'assenza di navi, equipaggi e capacità logistiche (anche se ormai hanno assoldato quasi tutta la popolazione maschile della regione in vista dell'emergenza, facendo fronte a qualunque picco di traffico) ma perché il minimo di comfort dei passeggeri in attesa di imbarco, specie a Villa San Giovanni, obiettivamente lascia molto a desiderare.

Parliamo del poco interesse pubblico e privato, da anni, sulla questione e su quasi tutto in città.

A disposizione dei passeggeri a Villa c'è solo una piccola pensilina di pochi metri quadrati che non ripara sufficientemente dal freddo e dalla pioggia in inverno né dall'afa e dai raggi del sole in estate, sinceramente viene utilizzata da meno di 8 persone alla volta, immaginatevi da centinaia.

Le giustissime proteste dei passeggeri in attesa (e anche i tanti malori che occorrono inevitabilmente) sono da sempre, all'ordine del giorno. 

Proprio alla vigilia del G7 a Villa, il personale in servizio sul piazzale della Caronte ha dovuto soccorrere un paio di passeggeri colti da un principio di colpo di calore. È una situazione che C&T in primis reputa inaccettabile e insostenibile oltre che irrispettosa per i propri passeggeri. 

Per questo motivo, già nel 2022 fu chiesta l'autorizzazione per costruire sul piazzale del porto di Villa San Giovanni una struttura, moderna, confortevole, per assicurare ristoro e riparo ai passeggeri in attesa di imbarco (ripeto L'AUTORIZZAZIONE, non la costruzione) e magari ristrutturando la strada all'uscita ed entrata ridicola e pericolosa, a cui nessun amministratore ha mai pensato. Questa autorizzazione però non è mai arrivata, come ci dice la C&T, tra rimpalli, idioti, tra enti e amministrazioni che pochi giorni fa ha convinto Caronte & Tourist a scrivere al ministero per invocare, come detto prima, una definitiva e chiara interpretazione.

Lettera ancora senza riscontro, mentre l'estate incombe e i passeggeri continuano a soffrire, forse dopo un morto per malore qualcuno si sveglierà.

Insomma, il G7 con tutta la sua sicurezza e zona rossa è finito, quindi torniamo ad occuparci dei problemi di tutti i giorni.

Andrea Ruggeri