Frode vaccinale in Slovacchia

24.04.2025

"FRODE VACCINALE": Robert Fico rompe il silenzio e mostra la perizia slovacca. La verità comincia a scuotere i palazzi del potere

Mentre in tutto il mondo si inizia timidamente a fare i conti con gli abusi del periodo pandemico, dalla Slovacchia arriva una scossa sismica destinata a travolgere la narrazione ufficiale. Il Primo Ministro Robert Fico ha mostrato pubblicamente una perizia tecnico-scientifica slovacca che definisce senza mezzi termini ciò che molti sospettavano da tempo: "frodi vaccinali", effetti taciuti, manipolazioni.

Una parola forte, "frodi". Ma Fico la usa con spietata lucidità, portando sul tavolo documenti ufficiali, perizie di laboratorio e analisi forensi che confermerebbero anomalie nella composizione e nella gestione dei vaccini anti-Covid, somministrati in massa sotto pressione globale e senza trasparenza.

Il messaggio è chiaro: i popoli sono stati usati come cavie, e chi ha osato dubitare è stato ridicolizzato, censurato o, peggio, punito. Proprio come è accaduto negli Stati Uniti, dove ora si cerca di cancellare con un colpo di penna l'onta inflitta ai militari che rifiutarono il vaccino obbligatorio. Ma le ferite sono ancora aperte.

Fico rompe il muro del silenzio mediatico con una denuncia che potrebbe rappresentare l'inizio di una resa dei conti internazionale. Parla di una gestione opaca, arrogante e collusa tra governi, media e Big Pharma. Parla di effetti collaterali nascosti, di pressioni politiche per forzare l'approvazione dei sieri, di interessi economici che hanno zittito la scienza indipendente.

Il tutto avveniva mentre Joe Biden, dall'alto della sua presidenza, divideva la nazione tra "buoni vaccinati" e "pericolosi no-vax", colpevoli – secondo lui – di "costare caro a tutti noi". Parole oggi drammaticamente grottesche, alla luce del reintegro dei militari statunitensi esclusi per non essersi piegati. Chi risarcirà queste persone per la persecuzione subita in nome di una narrazione che ora scricchiola da ogni parte?

La perizia slovacca – ignorata dai media mainstream – è un atto di accusa frontale contro l'ideologia pandemica che ha messo in ginocchio le libertà civili. Fico non è solo un politico, ma uno dei pochi leader europei ad avere il coraggio di dire ad alta voce ciò che altri sussurrano nei corridoi: che qualcosa non torna, che il "consenso scientifico" era in realtà una regia politico-mediatica costruita a tavolino.

Quello che ora emerge è inquietante: campagne vaccinali basate su dati incompleti, autorizzazioni condizionate, effetti avversi minimizzati, e una gigantesca campagna di colpevolizzazione contro chi chiedeva solo trasparenza. Se tutto questo verrà confermato anche da altre fonti internazionali, ci troveremo davanti alla più grande mistificazione sanitaria della storia contemporanea.

La "pandemia dei non vaccinati", urlata da Biden nel 2021, rischia di passare alla storia come una menzogna strategica, utile solo a forzare l'obbedienza e spazzare via il dissenso. Oggi, pezzo dopo pezzo, quella narrazione si sgretola. E con essa, la credibilità di chi l'ha imposta.

Non sarà facile per i governi scrollarsi di dosso questa eredità. Ma una cosa è certa: la verità non si può seppellire per sempre. Prima o poi, torna a galla. E quando lo fa, diventa inarrestabile.

Vedi il video di RadioRadio tradotto a seguire: