G7 niente Cirò e stroncatura
Pause culinarie nel G7 di Villa San Giovanni, la Regione Calabria, attraverso l'assessorato all'Agricoltura fa sapere che, in occasione del G7 del Commercio che si è tenuto ieri e l'altro ieri a Villa San Giovanni, «sono stati offerti a ciascun partecipante delle delegazioni presenti una serie di prodotti calabresi tra cui: una bottiglia di vino, una bottiglia di EVO, liquirizia di Calabria, fichi fioroni classici, nduja, miele e dolci piparelle.
Invece per i ministri il Vino arrivava dal veneto (Verona), e il caffè dalla Toscana (Pistoia).
Tra pranzi e cene i ministri e gli ospiti hanno potuto assaggiare il pesce spada, indiscusso re dello Stretto, ed in mezzo anche il nostro bergamotto di Reggio Calabria in formato semifreddo e le piparelle di Villa San Giovanni, con riduzione di passito della Costa Viola.
Una bellissima cena al Kalura ammirando lo stretto, ma nella confezione regalo dei prodotti tipici, il Cirò e il caffè calabrese non c'erano.
Capisco che il G7 era in Italia e altri prodotti italiani illustri dal vino al caffè, sono presenti in varie città italiane, ma forse le imprese che producono Cirò ed un ottimo caffè locale, potevano per lo meno essere presenti, se non nella cesta con i prodotti tipici offerti ai ministri, per lo meno in quella dei giornalisti (inesistente).
Ormai, per alcuni di noi che da anni frequentiamo riunioni internazionali, è di prassi ricevere un mimo. Questa volta però NO, se lo avessero fatto le imprese locali forse avremmo portato a casa di noti giornalisti, prodotti tipici della nostra terra.
La scelta dei doni per il Gruppo dei Sette e per qualche ospite di altri paesi ha premiato infatti l'Amarone della Valpolicella ed èTricaffè da Pistoia. Prodotti di altissima qualità non si discute, ma per il nostro campanilismo enogastronomico è stato sicuramente un piccolo karakiri.
Il G7 che parla di Calabria (Tajani: «Con il Ponte sullo Stretto Calabria al centro delle grandi rotte mondiali» o, se preferite, «Calabria al centro dell'economia mondiale») non poteva non pensare alle cortesie per gli ospiti: doni rigorosamente eccellenti (nulla da ridire sulla qualità) e non calabresi.
Chi lo scrive e La C news ed in parte ci trova d'accordo, ripeto, magari ai giornalisti e altri lavoratori, polizia, carabinieri, areonautica, marina, camerieri, assistenti, segreterie, guardie del corpo ecc... un mimo calabrese tipo una bottiglia di Cirò con un pacchetto di caffè Mauro ci stava bene.
La Calabria sarà al centro dell'economia mondiale grazie al Ponte, che ancora non c'è, ma non dobbiamo mai dimenticare le eccellenze di Calabria, per loro il posto si deve sempre trovare.
L'assessore regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo è costantemente impegnato nell'azione di valorizzazione e promozione delle proprie eccellenze agroalimentari di qualità, ormai universalmente apprezzate, ma deve pensare che esistono anche quelli che creano interesse verso queste eccellenze, e i giornalisti sono tra questi, il 4 a Cirò Marina nell'evento "II incontro la Calabria attraverso i racconti" una schiera di giornalisti e comunicatori americani, canadesi, tedeschi, francesi, brasiliani e italiani, discuteranno anche di questi problemi e speriamo che l'assessore sia presente.
Il presidente di GIA Giornalisti Italiani Associati ha detto: "l'acqua c'era, imbottigliata in toscana, ma c'era, con tanto di emblema del G7, avrei preferito che ci fosse più Calabria e Sicilia, ma non sempre è possibile, per lo meno la nostra associazione con 5 giornalisti presenti ha potuto svolgere un proficuo lavoro. Magari se le imprese calabresi tornassero a preoccuparsi di immagine forse un passetto in avanti sarebbe possibile farlo. Noi siamo a disposizione"
In questi giorni alcuni esponenti del gruppo brasiliano presente come ospite al G7, saranno a Villa San Giovanni al Pilone provando i prodotti legati ai viaggi organizzati in Sicilia e Calabria, lí siamo sicuri che Sicilia e Calabria la faranno da padrone.
Cris Vicente