GIA interviene sulla questione Mercato a Reggio Calabria

07.02.2025

Il presidente GIA Giornalisti Italia Associati Andrea Ruggeri, durante un dibattito internazionale via internet, sul futuro di un'area che Lui chiama "Centro Culturale del Mediterraneo", che comprende le città metropolitane di Reggio Calabria, Messina e Catania, con l'aggiunta di Ragusa e Siracusa, dove erano trattati temi come quello del Turismo, del Ponte sullo Stretto, crescita degli aeroporti e scarsità di servizi, interviene sulla questione Mercati cittadini e di quartiere riscontrando molto successo da parte dei giornalisti per via della crisi del settore e della situazione di Piazza del Popolo a Reggio Calabria, che sta scatenando la rivolta dei cittadini.

Con una proposta:

"Il mercato cittadino fisso o settimanale e quello di quartiere, hanno vissuto, come molte altre attività, un lungo periodo di crisi dovuto alla concorrenza della grande distribuzione organizzata.  La difficoltà nel mantenere una politica di prezzi accessibili, precedentemente sostenuta dal settore pubblico, ha accentuato il declino. Di conseguenza, questi mercati sono stati progressivamente marginalizzati rispetto alla loro funzione originaria, che risaliva già al secondo dopoguerra e ancor prima al periodo del regime." - dice Ruggeri, e si domanda -

"Esiste una correlazione tra le trasformazioni urbanistiche in corso in alcune città, tra cui Reggio Calabria, e il destino dei mercati pubblici, siano essi all'aperto o coperti? 

È possibile ripristinare la loro funzione originale, favorendo l'incontro tra domanda e offerta, creando occupazione e riportandoli al centro delle relazioni sociali e della vita di quartiere? Un servizio commerciale moderno potrebbe diventare il motore di un più ampio processo di rigenerazione urbana e sociale, con effetti positivi per l'intera comunità. - il lavoro - 

"La questione cruciale resta il lavoro e il costo degli alimenti, non la creazione di un'altra piazza culturale in una città che manca di servizi essenziali

Si attirano, ad esempio, folle di turisti senza però fornire infrastrutture adeguate, strategie di accoglienza e una visione organizzativa a lungo termine.

Il mercato di Piazza del Popolo era un luogo ricco di opportunità e vantaggi economici: i più poveri potevano beneficiare delle occasioni dell'ultimo minuto. Chiudere un mercato senza affrontarne i problemi gestionali significa ignorare le criticità e ridurre tutto a un parcheggio o a uno spazio per eventi disorganizzati, privi di comfort e qualità, come quello di Bennato quest'estate." - e continua -

"Questa analisi vuole essere un contributo per l'amministrazione comunale, affinché, dopo un evidente errore di valutazione che ha scatenato una rivolta popolare, possa cogliere l'occasione per riconsiderare le politiche dei mercati settimanali e permanenti. È essenziale incentivare prezzi accessibili, creare nuovi posti di lavoro, migliorare le condizioni dei lavoratori e garantire la loro regolarizzazione immediata, per combattere la tanto citata illegalità, senza pregiudicare i lavoratori ed i cittadini. 

La priorità deve essere fornire alla cittadinanza frutta, verdura, pesce, carne e altri beni essenziali a prezzi sostenibili, piuttosto che destinare spazi a parcheggi caotici e inefficaci." - e sui parcheggi conclude Ruggeri -

"Un modello di mobilità intelligente potrebbe essere la chiave per una città più funzionale e vivibile. Come accade in molte città moderne – Faenza, Prato, Vicenza, Todi, Mazara del Vallo – un sistema di parcheggi esterni con un servizio costante di bus elettrici di piccole dimensioni, gratuiti, in collaborazione con imprese private, potrebbe collegare i punti di maggiore interesse senza congestionare il traffico urbano. Questa soluzione garantirebbe una migliore organizzazione e un'ottimizzazione degli spazi cittadini."

Ufficio Stampa GIA

Cris Vicente