Giornalisti, Comune e Metrocity in commissione

10.12.2024

Reggio Calabria: dibattito sulla selezione dei giornalisti in Comune e Metrocity, polemiche su procedure e assunzioni

Si è conclusa oggi, 10 dicembre, una seduta della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria, con l'audizione del dirigente al settore Risorse Umane, Avv. Iolanda Mauro. Al centro della discussione, due punti controversi: l'approvazione della graduatoria definitiva per l'assunzione di giornalisti e la convenzione con la Città Metropolitana per l'utilizzo delle graduatorie comunali.

Le posizioni dei consiglieri

Il dibattito ha evidenziato opinioni contrastanti tra maggioranza e opposizione.

  • Armando Neri, consigliere comunale, ha espresso dubbi sulla gestione della graduatoria: "È strano che ai primi due classificati sia stata concessa un'aspettativa lunga. L'amministrazione poteva gestire diversamente la situazione".
  • Massimo Ripepi, presidente della commissione e leader di Alternativa Popolare, ha sottolineato presunte anomalie: "Perri si dimette dallo staff di Falcomatà alla Città Metropolitana dopo aver rinunciato al posto di addetto stampa al Comune, per poi essere assunto dalla Metrocity".
  • Antonino Maiolino, consigliere d'opposizione, ha appoggiato le perplessità sull'opportunità delle scelte.

A difesa dell'amministrazione, il consigliere Giovanni Latella ha sottolineato la regolarità delle procedure: "Ringrazio la maggioranza per aver dato ai giornalisti questa opportunità". Filippo Quartuccio, invece, ha criticato l'atteggiamento dell'opposizione: "Questa commissione sembra un processo a chi ha legittimamente partecipato a un concorso trasparente".

La posizione del dirigente Mauro

L'Avv. Mauro ha fornito chiarimenti sulle scelte amministrative:

  • I due vincitori del concorso per giornalista hanno chiesto l'aspettativa: uno per un incarico al Comune di Catanzaro, l'altro per un concorso a tempo determinato in un Tribunale.
  • Un terzo candidato ha rinunciato al posto, permettendo all'amministrazione di scorrere la graduatoria e di attingere anche per altre posizioni, come quella di un istruttore amministrativo.

La questione Perri: dimissioni e riassunzione

L'assunzione a tempo indeterminato del giornalista Stefano Perri presso la Città Metropolitana ha alimentato ulteriori polemiche. Perri si era dimesso il 5 dicembre dal suo incarico nello staff del sindaco Falcomatà, per poi essere assunto il giorno successivo come dipendente dell'Ente. La mossa è stata resa possibile dalla recente convenzione tra Comune e Città Metropolitana, che permette di utilizzare le graduatorie comunali per assumere personale nella Metrocity senza indire nuovi concorsi.

E attenzione nessuno critica il lavoro di Stefano Perri, ma il come e il perché, poi che segua a lettera il Sindaco e ne sia un fedele scudiere ha la sua logica, ma ...

l'opposizione critica il sistema, definendolo un metodo per "riciclare" candidati che non avevano vinto il concorso comunale. Per alcuni, questo comprometterebbe la trasparenza del processo di selezione e minerebbe la fiducia nelle istituzioni.

Conclusione

Il dibattito sottolinea ancora una volta le tensioni politiche e amministrative che caratterizzano la gestione del personale tra Comune e Città Metropolitana. Mentre la maggioranza difende la correttezza delle procedure, l'opposizione solleva dubbi sull'opportunità delle scelte e sulle tempistiche delle assunzioni, alimentando un acceso confronto politico e istituzionale.


Andrea Ruggeri (GIA): "Credibilità a rischio, necessario ripensare regole ed etica nella gestione del settore giornalistico"

Andrea Ruggeri, presidente del GIA (Gruppo Giornalisti Associati) con sede a Reggio Calabria, è intervenuto nel dibattito relativo alle recenti polemiche sui concorsi giornalistici del Comune e della Città Metropolitana. Ruggeri ha evidenziato non solo le discrepanze e le criticità legali delle procedure adottate, ma ha posto l'accento sugli aspetti etici e sull'immagine complessiva del settore.

"L'intero reparto giornalistico del Comune di Reggio Calabria – ha dichiarato Ruggeri – sta progressivamente assumendo un'immagine negativa agli occhi della popolazione. Vale la pena ricordare anche episodi come il caso Sorgomà, che hanno ulteriormente contribuito a minare la credibilità della categoria".

Critiche al sistema e impatti generazionali

Ruggeri ha sottolineato come il giornalismo locale si trovi in un momento di profonda crisi, caratterizzato da due principali fattori:

  1. Protagonismo e compensi iniqui: "Al vertice, troviamo una categoria spesso affetta da protagonismo e privilegi economici, mentre le nuove generazioni di giornalisti sono completamente abbandonate".
  2. Tecnologia e minori opportunità: "I giovani affrontano un panorama professionale ridotto a causa della sostituzione di molte figure con le nuove tecnologie e l'assenza di opportunità reali, spesso aggravata da concorsi percepiti come pilotati".

Un danno di immagine collettivo

Secondo Ruggeri, questa situazione non danneggia solo i giornalisti coinvolti, ma l'intera categoria. "Il rispetto e la credibilità da parte della popolazione verso i giornalisti locali sono in netto declino, e questo è un danno che riguarda tutti, indipendentemente dai ruoli ricoperti".

Conclusioni

Ruggeri ha concluso il suo intervento auspicando un ripensamento delle regole e delle pratiche adottate, affinché si possa ristabilire un rapporto di fiducia tra istituzioni, giornalisti e cittadini. La riflessione proposta dal presidente del GIA sposta il dibattito su un piano più ampio, dove la trasparenza e l'etica professionale diventano strumenti essenziali per recuperare la dignità e il valore del settore giornalistico a Reggio Calabria.

Cris Vicente