Hanno suicidato Virginia Giuffrè

26.04.2025
In una foto con il principe Andrew
In una foto con il principe Andrew

Virginia Giuffre "suicidata". Ma per chi ci prendete?

E così, la storia si ripete.
Virginia Giuffre, la testimone chiave che ha osato sfidare l'impero di Jeffrey Epstein — e non solo lui — è stata trovata morta nella sua casa in Australia. Suicidio, ci dicono.
E noi dovremmo pure bercela.

Un giorno l'accusatrice del principe Andrea, Virginia Roberts Giuffre disse: "Non mi sono suicidata, nel caso mi succedesse qualcosa".

L'australiana di chiare origini italiane, ha ripetutamente affermato di essere stata trafficata da Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali, e di essere stata costretta a fare sesso con il principe Andrew nel 2001, quando aveva 17 anni.

Per chi si fosse distratto: Virginia Giuffre, 41 anni, sopravvissuta — guarda caso — a un incidente mostruoso (travolta da un autobus a oltre 110 km/h!), viene miracolosamente dimessa dall'ospedale… solo per "suicidarsi" poco dopo nella sua fattoria a Nirgabby, nell'Australia occidentale.
Certo, come no.

Quella stessa Virginia che aveva avuto il coraggio di accusare Jeffrey Epstein, l'ebreo miliardario (guarda caso legato al Mossad) di averla resa una schiava sessuale da ragazzina. Quella stessa Virginia che aveva trascinato alla luce anche il nobile Principe Andrea, fratello minore dell'attuale re Carlo III.
Accuse pesanti, devastanti.
Il Principe, ovviamente, negò. Salvo poi staccare un assegno milionario per non affrontare un processo. E si sa, i principi pagano milioni solo per la voglia di fare beneficenza, giusto?

Ma la vera favola, quella che ci vogliono raccontare, è che Virginia — la donna che aveva resistito alle minacce, agli insabbiamenti, ai depistaggi — si sarebbe tolta la vita così, all'improvviso, proprio adesso che la sua voce era più importante che mai.

Come già successo con Epstein: arrestato, pronto a cantare come un usignolo, poi — puff — trovato morto nella sua cella. Anche lì: "suicidio".
Una telecamera che non funziona, una guardia che si addormenta, un nastro scomparso. Tutto molto credibile, no?

Virginia non era solo una sopravvissuta. Era una minaccia vivente per il sistema di potere marcio che va ben oltre Epstein e Maxwell.
Il Deep State, quel conglomerato viscido di politici, reali, banchieri, "filantropi" e servizi segreti, aveva troppo da perdere.

Trump aveva promesso di smascherare tutto: pedofilia, satanismo, traffici oscuri. Ma guarda un po', i testimoni principali — Epstein e Giuffre — sono stati entrambi messi a tacere. Che coincidenza straordinaria!

Ora la pagina si chiude.
Altri testimoni difficilmente si faranno avanti, sapendo che la destinazione finale non è il tribunale… ma il camposanto.

Il copione è lo stesso, la firma pure.
Quello che cambia è che, ogni volta, cercano di rifilarci la stessa fiaba — e si offendono pure se non applaudiamo.

Djàvlon