IA
Non voglio parlare bene o male dell'IA (Intelligenza Artificiale), mi limiterei ad analizzare in questo momento la situazione e a porre alcune riflessioni, che penso i generatori e gli studiosi, hanno già analizzato e forse pensano di aver controllato.
Esiste chi ha un certo disagio al cospetto dell'IA. lo capisco, anche perché io sono uno di questi, ed è comprensibile e saggio, promuovere salutare cautela, non perché si pensi all'asservimento dell'umanità da parte di nuove tecnologie, ma onde evitare giochi pericolosi, per apprendisti in fasce, sempre con leggerezza e stupida faciloneria, che poi causano danni irreparabili.
Ma in realtà esistono rischi immediati, forse già messi in atto da questi apprendisti a "onnipotenti" di turno, principalmente relativi al forma in cui tali sistemi peggiorano (creandole) condizioni avverse alla salute e al benessere di noi esseri umani.
Senza colpevolizzare le tecnologie, ma quei soggetti, in alcuni casi produttori dei sistemi di IA, in altri proprio gli utenti, oltre volte entrambi, che ce le fanno ingoiare a forza.
In attesa che l'IA conquisti il pianeta, ci sono alcuni punti di discussione che devono essere affrontati immediatamente.
Questa è la mia preoccupazione e non semplicemente scrivere queste pagine sull'argomento, pur sicuramente in ritardo in relazione ai padri dell'IA, mi sentirei complice o semplicemente un idiota fruitore suicida, se non lo facessi.
Per il momento vi espongo 6 punti, ma potremmo aprire la discussione ad altri, e sicuramente un giorno (con molto ritardo) lo faremo:
1). Mancanza quasi totale di trasparenza
2). Falsità e controllo delle menti.
3). Il Vero valore dei dati:
4). Impatto sulle elezioni.
5). Impatto nel mondo del lavoro.
6). Conseguenze sull'Uso dell'IA generativa.
1. Mancanza quasi totale di trasparenza:
sul tema della trasparenza degli algoritmi sono oggetto di attenzione nell'IA da decenni, tanto che settori come l'IA spiegabile (explainable Artificial Intelligent, o Xai) e l'IA affidabile hanno acquisito lo status di vere e proprie sotto-discipline nelle scienze computazionali.
Di questo e degli algoritmi ne parleremo dell'impatto sulle elezioni.
Ma dagli studi indicati, i pochi sforzi sulla trasparenza, sono dedicati solo per cercare di far comprendere, tecnicamente, come funzionano i sistemi di IA, con pochissime possibilità di successo, vista la scarsa qualità e una certa opacità di ciò che viene diffuso in queste tecnologie e bassissima attenzione da parte degli utenti.
Invece le informazioni sull'IA, assai meno confuse e plausibilmente e necessariamente di maggiore interesse per la società, sono quelle dei meccanismi di mercato che poi rendono redditizia l'IA e la forma con cui vengono gestiti e distribuiti i logici benefici (chi ci guadagna con l'IA?).
In ogni caso la trasparenza è chiaramente assente quando si parla di IA.
2. Falsità e controllo delle menti:
Chiaro se vi è poca trasparenza, questo nasconde in se il rischio di dichiarazioni discordanti o addirittura false.
Se analizziamo il suo uso su reti sociali e motori di ricerca, scopriamo che già il condizionamento nelle nostre scelte è presente ormai in tutta la rete. Basta solo entrare in una pagina almeno 2/3 volte e già l'IA sa cosa preferisci vedere, o peggio qual è la tua necessità, imponendo pagine o prodotti (saggiando gusti e costi proponendoli sempre più alti). Hai provato a cercare un alloggio per l'estate? Se entri nel primo, poi tutti ti propongono un alloggio più caro, ma se non accetti le loro Cookie Policy riesci sempre a trovare prezzi più bassi, perché? Per indurti all'acquisto del prodotto o corrompendo la tua informazione, controllando in parte la nostra mente, ma non solo con acquisti, ma con idee e condizionamenti politici.
Quindi diventiamo vere e proprie cavie, quando ci impongono contenuti di nostro interesse, controllando le nostre reazioni e copiandole.
3. Il Vero valore dei dati:
Se l'arte del progettare e del costruire, dei sistemi di IA costituisce il motore della loro straordinaria capacità di assimilazione automatica, i dati rappresentano la benzina, di cui queste strutture e programmi, sono insaziabili.
E come dicevamo nel precedente punto 2, questi dati vengono per la maggior parte forniti, spesso incoscientemente, da noi stessi usuari, quindi ponendo problemi di protezione dei dati (forniamo il consenso irresponsabilmente per il loro utilizzo, per addestrare i sistemi di IA, con quali obiettivi e conseguenze?), e di redistribuzione dei profitti (se i nostri dati sono necessariamente la condizione a produrre guadagni astronomici, perché dovrebbero beneficiarne solo pochi?).
Ma non siamo noi i primi a porsi queste domande, infatti specialmente su quest'ultimo tema, esistono numerose proposte, alcune di privati e studi legali (chiaro americani in primis), ma fino a oggi mai accettati, altre di natura fiscale, principalmente di collettivi, come la Digital Service Tax introdotta da molti Paesi, tra i quali l'Italia.
4. Impatto sulle elezioni.
Ormai gli incidenti e le continue denunce di colpi di stato elettorali, vedi principalmente USA e Brasile, dove i candidati dichiarati perdenti, avrebbero dovuto avere, sia in base all'alto consenso pre-elettorale e alle dichiarazioni dell'exit poll, una votazione molto superiore all'avversario. In alcuni casi come il Brasile di oltre il 25%, poi durante la gestione dei voti questi consensi sono calati sino a gestire una vittoria per pochi voti dell'avversario, come successo negli USA e in tanti altri paesi, ultima la Venezuela.
Stranamente poi tutte le recriminazioni dei derubati, pur con serie e comprovate analisi, sono state trasformate in ribellioni fake e processi ai candidati derubati e ai loro elettori.
Pensate che in Brasile il candidato Bolsonaro nella settimana prima delle elezioni è stato sorretto per le strade da oltre il 60% dei cittadini (vedi foto a Rio da Janeiro con oltre 6 milioni di persone nelle strade), io ero li e nei vari comizi si parlava di 100 milioni di cittadini nelle strade e piazze vestiti con i colori del Brasile. L'avversario poi non riusciva a portare in piazza neanche poche centinaia di simpatizzanti. Come un candidato uscito di prigione pochi giorni prima a mando proprio del giudice elettorale appuntato come promotore del golpe chiamato elettronico e degli algoritmi, gestiti dall'IA, poteva vincere il presidente più amato della recente storia democratica del Brasile?
Stessa situazione negli USA, dove addirittura nessun elettore, per corrispondenza, avrebbe votato per Trump (preferito in quei collegi elettorali prima delle elezioni), specialmente e giustamente per ore si conteggiavano solo voti per l'avversario sino a superare il presidente uscente.
In Venezuela poi praticamente sono 5 elezioni che gli oppositori vincono, ma questo è cancellato dall'uso della tecnologia e gli avversari esiliati o incarcerati. Potrei continuare citando paesi come Colombia, Argentina, Ecuador.
5. Impatto nel mondo del lavoro:
A volte l'odio-amore per un'utopia che si vede realizzata in una modalità del tutto opposta a quella del proprio sogno originario, avviene veramente, e uno di questi momenti è proprio quando si parla di IA e dell'automazione. Infatti le macchine erano state create per sostituire l'uomo nei lavori pesanti o noiosi, lasciando gli esseri umani liberi di gestire la propria professionalità con occupazioni stimolanti, principalmente intellettuali o di creatività. Ma le Intelligenze Artificiali sostituiscono i lavoratori in professioni altamente intellettuali o creative, quali quelle dei giornalisti, scrittori, attori, cantanti, fotografi, influencer.
E pur con il pessimo talento riscontrato effettivamente da questi sistemi nelle attività appena citate, l'abbattimento dei costi che esse consentono, le rendono pericolose e distruttive, per i lavoratori e di conseguenza, è impossibile pensare che le "volpi" che gestiscono il mercato del lavoro modifichino questo status quo, quindi necessitiamo di urgenti interventi in difesa di milioni di persone e delle loro famiglie, principalmente a livello economico.
Spero che l'IA, in breve, non riesca a scrivere un articolo migliore di questo.
6. Conseguenze sull'Uso dell'IA generativa.
Le IA, purtroppo … come possono sostituirci in determinate professioni, possono anche delegare "loro" un numero sempre maggiore di funzioni cognitive, molte volte incoraggiandoci a farlo. Perché perdere tempo a fare qualcosa che un LLM (I Large Language Models LLM sono algoritmi di deep learning capaci di riconoscere, generare, riassumere, tradurre e prevedere contenuti utilizzando grandi set di dati.) può fare al posto nostro, ottenendo buoni risultati?
Dapprima come assistenti vocali, poi sempre con maggiori responsabilità. La loro voce è femminile, visto che c'è la consuetudine che ci porta a sentirci più a nostro agio nel fare richieste a donne piuttosto che a uomini.
Siri in norvegese significa "bella donna che ti porta alla vittoria";
Alexa di Amazon, è stata chiamata così in omaggio alla biblioteca di Alessandria (nome e voce femminile);
Cortana, l'assistente vocale di Microsoft, prende il nome da personaggio di intelligenza artificiale nella serie di videogiochi Halo, dove è rappresentata come una donna sensuale quasi sempre nuda;
Google Assistant ha un nome neutro, ma la voce predefinita è femminile.
Poi ci sono Silvia, Athena, Ellie, Eliza, Braina e Nina sono algoritmi di intelligenza artificiale studiati per assisterci sul lavoro e a casa di altre imprese.
Ma alcuni studiosi ne esseri pensanti e tra questi mi ci metto anch'io, non sono in accordo con tecnologie che sostituiscono capacità cognitive preesistenti, perché a lungo andare, senza che all'uomo, ne vengano reali benefici e aumentando la dipendenza da queste tecnologie, tutto si traduce in una perdita netta di autonomia, quindi i sistemi di IA generativa, favoriscono più un uso sostitutivo delle nostre capacità, più che accrescitivo.
Quindi tutto ciò pone un interrogativo e accende una luce rossa d'allarme. Sono solo problemi di carattere economico e sociale? Unite a riflessioni su come assicurarsi che l'IA aiuti anche gli esseri umani, rendendoli un po' più intelligenti? O ci porterà al totale rincoglionimento.
Domande che qualcuno si pone sin dal 1941 quando la rivista Weird Tales (una rivista pulp statunitense di racconti horror e fantastici), ne parlò per la prima volta.
Per colpa di quella rivista e del cinema americano, tale argomento è stato sempre visto come un motivo di scherno: "la possibile ribellione della macchina è un tema della fantascienza che riguarda il sopravvento da parte di meccanismi (siano essi rappresentati da computer o da robot) ai danni della specie umana. Operata per sostituzione, disobbedienza, asservimento o eliminazione, l'affermazione delle macchine arriva a minacciare, o ha come esito, il ribaltamento dei ruoli tra l'uomo e l'automa. In particolare viene esplorato il tema dello sviluppo di vita non biologica, autocoscienza ed intelligenza, in seno alle macchine stesse, e la successiva competizione tra le entità tecnologiche ribelli e il genere umano".
Questo è quello che ci dice wikipedia dal quale abbiamo preso in prestito la copertina di Weird Tales.
Ma dobbiamo porci urgentemente tali domande, anche se assurde e scomode, per non finire come nei film.
Tuttavia, è di questi rischi che vi invitiamo ad occuparsi individualmente, ma anche collettivamente.
Io mi sono tolto un pensiero, magari vi ho riempiti di dubbi, in ogni caso questo vale per quelli che anno letto l'intero articolo, cioè molte IN o intelligenze naturali.
Andrea Ruggeri
Molte fonti e spunti sono stati tratti da lavori di colleghi, e molto dall'esperienza di IN avute negli Stati Uniti in Brasile, ed in giro per il mondo, l'obbiettivo non è auto promuovermi, ma allertare quanta più gente possibile, poi fate come credete.
Fonti: Decor; wikipedia; Il Mulino; Site Italia; Parconditio.