'In dieci mesi ho messo 15 milioni'

16.08.2023

Abbronzato e sempre sorridente, cosa avrà poi da ridere?

A Reggio sono tutti incazzati e Lui ride.

"La situazione è complessa, da comprendere, ecco perché i tifosi chiaramente hanno tutte le ragioni del mondo per contestare. La Reggina non è una semplice squadra di calcio, ma è storia, tradizione, la situazione è incomprensibile pur avendo fatto tutto quello che c'era da fare. Di fronte ad una legge dello Stato mi trovo a dover battagliare ancora. Ci sono anche coloro che mi sostengono, che conoscono le leggi e quindi sono al mio fianco.

C'è qualcosa di incredibile in questa vicenda. Meno di un anno fa c'era una Reggina fallita con 20 milioni di debito. Io cosa faccio? Mi accollo quel debito, la salvo, verso quattro milioni per iscriverla e viene iscritta nonostante ripeto quel grosso debito. Questi ultimi continuano ad aumentare, l'ho fatto perché sono un calabrese che cerca di fare qualcosa per quella regione lì. In dieci mesi ho messo 15 milioni e lo posso dimostrare. Ho deciso di vendere la società perché ho capito che ero il parafulmine di tutti questi problemi. Ceduta ad un fondo inglese che ha messo come figura di riferimento il signor Manuele Ilari, gli investitori ci sono, si sono seduti al tavolo con me. Prima con un preliminare, poi la cessione delle quote. 

Se il 29 agosto va bene si allarga la platea degli investitori".

Saladini si appoggia ancora alle Leggi dello Stato

"Una situazione complessa, da comprendere. Ecco perché i tifosi, e lo abbiamo visto anche pochi minuti fa, hanno tutte le ragioni del mondo a contestare, perché si trovano davanti una storia, un territorio. 

Non è una semplice squadra di calcio. 

Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare e, oggi, ricorrere al Consiglio di Stato non è comprensibile di fronte a una Legge dello Stato. Tantissimi poi mi sostengono e sostengono la Reggina, da persone a istituzioni. Tantissimi che conoscono la verità dei fatti e capiscono bene le Leggi dello Stato. Poi lo so che tanti sono incazzati. Mi aspettavo che questo sistema calcio potesse aiutare meglio un giovane imprenditore italiano, mentre invece sono stato rimasto vittima. Ho rispetto di Gravina e Balata, hanno una Federazione e una Lega da salvaguardare, ma penso che si poteva sfruttare quello che era il coraggio di un imprenditore".

Saladini: "in 10 mesi ho messo 15 milioni"

"C'è qualcosa di incredibile, non sta in piedi come ragionamento. Il 18 giugno dello scorso anno c'era una Reggina fallita. 20 milioni di euro di debito. Io mi accollo quel debito, salvo la Reggina, verso 4 milioni per iscriverla e con tutti quei debiti la società viene iscritta. Questo non è un passaggio da poco. Poi ricostruiamo, tra settembre e novembre però i debiti continuano. Anziché stare a parlare e scrivere sui social come tanti, ho fatto. In 10 mesi io ho messo 15 milioni".

Saladini e la cessione: "ho venduto a un fondo, che ha poi scelto Ilari"

"Consiglio di Stato? Mi darà ragione. Io credo nelle Leggi. Il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso una sentenza, per nome e conto del popolo italiano, che dice che quei famosi 700 e passa mila euro potevano essere pagati entro 30 giorni. Perché vendo? Perché ero diventato un parafulmine. Io ho venduto a un fondo inglese che ha ritenuto Ilari rappresentante. Poi il fondo dovrà continuare a portare investitori. Io li ho visti, questi investitori, fisici, sono venuti. Il fondo viene da noi e dice: 'investiamo nella Reggina e facciamo un preliminare, il 5 di luglio'. Questo fondo nomina nei giorni successivi Ilari come beneficiario. Il fondo adesso c'è e vedrete che se il 29 andrà bene si allargherà la platea di investitori. E' stato il fondo a presentarmi una serie di investitori credibili. Quando si doveva fare l'atto dal notaio, il fondo ha nominato primo beneficiario il dottor Ilari. Se ero d'accordo? Lì non c'era da essere d'accordo o non d'accordo…. Ilari fattura un milione? Per ogni informazione chiamate in studio Ilari".

"Il 20 giugno ho versato 5,4 milioni euro, ma una Legge dello Stato ha consentito alla Reggina di fare un accordo di ristrutturazione con sentenza di omologa il 12 giugno. Ci sono 5 giorni lavorativi, in quei 5 giorni ho pagato le scadenze federali. Noi l'anno scorso siamo stati iscritti con 20 milioni di euro di debito e ora non siamo iscritti con zero debiti. A un certo punto ero parafulmine di un sacco di problemi, per questo ho deciso di cedere. Mi sentivo vittima".

I rapporti con Cardona

"I rapporti con Cardona sono buoni, gli devo soltanto dire grazie per aver sposato il mio progetto l'anno scorso".

Il pagamento degli stipendi

"I dipendenti chi li paga? La Reggina. Oggi la società ha un socio e un amministratore, la risposta mi sembra facile e semplice. Io sono vicino a quelle persone che in questo anno mi hanno aiutato".

Saladini: "ringrazio Inzaghi"

"Io sono sempre quello dell'anno scorso, che è andato a Formentera a convincere Inzaghi. A lui dirò sempre grazie per i risultati ottenuti insieme a squadra, staff e collaboratori. I playoff sono un grande risultato. Approfitto per ringraziare Inzaghi".

Saladini: "a Taibi una statua. Io non mollo"

"Io sono ancora oggi protagonista della difesa della Reggina, perché mi sono voluto accollare tutta la trafila difensiva fino al Consiglio di Stato e anche oltre, all'Europa. Non mi sento al capezzale. Ho fatto tanto, potevo fare meglio. Sono stato messo in un angolo da questo sistema e ho capito che ero parafulmine, per questo ho voluto vendere. Io oggi sono qui e sono un tifoso della Reggina e non posso essere contento, ma non mollo. A Taibi bisognerebbe fare una statua. 

Queste le parole di Saladini a Sportitalia dopo oltre 2 mesi di silenzio, ma per dirle Saladini ha avuto difficoltà di entrare negli studi, infatti è stato pesantemente contestato all'esterno degli studi di Sportitalia da tifosi della Reggina accorsi, ed è rimasto bloccato fuori dall'impianto milanese in attesa di poter parlare.


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