Italia protagonista alla Fiera del Libro di Francoforte 2024
Dal nostro inviato Silvestro Parise
In questo mese di ottobre, la città di Francoforte si è trasformata nel centro nevralgico dell'editoria mondiale grazie alla Fiera del Libro, l'evento più importante al mondo dedicato al settore librario.
Questa fiera internazionale non è solo una vetrina per la presentazione di nuovi titoli, ma anche un luogo di incontro per editori, scrittori, agenti letterari, traduttori e professionisti dell'editoria, uniti dal comune interesse per la letteratura e il commercio dei diritti.
Un'Antica Tradizione
Le radici della Fiera del Libro di Francoforte affondano nel XV secolo, subito dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Johannes Gutenberg. Da allora, l'evento si è evoluto fino a diventare la più grande piattaforma mondiale per la compravendita di diritti editoriali e il lancio di nuove opere. Ogni anno, circa 7.500 espositori provenienti da oltre 100 paesi si riuniscono nella città tedesca per discutere le tendenze emergenti e costruire nuove opportunità di business.
L'edizione del 2024, che si è tenuta dal 16 al 20 ottobre, ha attirato professionisti del settore da ogni angolo del mondo, ma anche un vasto pubblico di lettori curiosi, desiderosi di scoprire le ultime novità e di partecipare a dibattiti culturali di alto livello.
Il Paese Ospite d'Onore: Italia Protagonista
Una delle tradizioni più attese della fiera è la scelta di un Paese ospite d'onore, che ogni anno ha l'opportunità di presentare la propria produzione culturale e letteraria.
Nel 2024, è l'Italia a ricoprire questo prestigioso ruolo. Con il tema "La via delle parole".
L'Italia porta a Francoforte un ricco patrimonio letterario e storico oltre ad una vibrante scena contemporanea.
C'è stata poi l'inaugurazione del Padiglione Italia Ospite d'Onore, durante l'inaugurazione della fiera avvenuta martedì 16 sera, alla presenza del ministro italiano della cultura Alessandro Giuli e degli scrittori Carlo Rovelli, Susanna Tamaro e Stefano Zecchi e molti altri, mentre mercoledì alle 10.30 si è svolta l'inaugurazione dello Stand Collettivo Italiano.
La partecipazione di numerosi autori, figure di spicco dell'editoria Italiana, ha offerto una panoramica sulle principali voci della narrativa italiana e ha aperto un dialogo interculturale di grande respiro.
Questo riconoscimento rappresenta un'occasione unica per l'Italia non solo per rafforzare i legami culturali e commerciali con il mercato editoriale internazionale, per promuovere la sua letteratura in traduzione all'estero, e ancora una volta mostrare l'eleganza, lo stile, la Storia e il meraviglioso patrimonio Culturale unico nel Mondo.
Le novità e il futuro
Sebbene il libro stampato rimanga il protagonista indiscusso della fiera, la digitalizzazione e l'innovazione tecnologica sono temi sempre più centrali. Negli ultimi anni, il mondo editoriale ha dovuto adattarsi all'ascesa di formati digitali come gli ebook, gli audiolibri e le piattaforme di auto-pubblicazione, che stanno trasformando il modo in cui i libri vengono prodotti, distribuiti e consumati.
Durante la fiera, i professionisti del settore hanno discusso anche di come l'intelligenza artificiale e le nuove tecnologie stiano influenzando il processo creativo e commerciale. Le conferenze su queste tematiche hanno attirato un pubblico variegato, interessato a comprendere come l'editoria tradizionale possa convivere con queste nuove forme di narrazione.
La Fiera del Libro di Francoforte non è solo un evento commerciale. Si è parlato nella giornata di Sabato di "Turismo delle Radici" alla presenza di Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all'Estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e Riccardo Giumelli, che ha affrontato questo tema assieme ad altri autori nel libro "Scoprirsi italiani", del Console Generale di Francoforte Massimo Darchini, e rappresentanti del mondo didattico e culturale Italiano su territorio tedesco. La sua ricca offerta culturale comprende presentazioni di libri, letture pubbliche, performance e incontri con autori di fama internazionale.
Questo ha creato uno spazio dove il mondo accademico, letterario e culturale si è intrecciato, permettendo ai visitatori di immergersi in discussioni sui temi più urgenti della contemporaneità: dalla sostenibilità alla giustizia sociale, dalle migrazioni al futuro della lettura.
L'intervista inattesa
Oltre agli operatori del settore, la fiera accoglie anche il grande pubblico, offrendo un'esperienza unica per chi ama i libri.
Le ultime giornate della manifestazione sono infatti aperte ai lettori, infatti nella giornata di sabato c'è stata la presenza di Roberto Saviano, lo scrittore escluso dalla delegazione ufficiale arriva alla Fiera di Francoforte come uno dei protagonisti,
e alla mia prima domanda: "Cosa ne pensa della sua esclusione dalla delegazione Italiana?"
Ha risposto: "Sono contento di essere tedesco e presente come Tedesco".
Alla seconda poi: "Cosa ne pensa dello stato attuale della Cultura Italiana?"
Saviano ha risposto: "È tosta…..la vedo difficile…è messa male".
(E li viene un dubbio, e IO avrei domandato: "ma se è messa male... come mai siamo il paese Ospite d'Onore e tu sei qua come uno dei protagonisti?"
Ma Silvestro è un gentleman e continua.
Gli ospiti della Fiera potevano partecipare a incontri con autori, scoprire nuovi titoli e acquistare libri. Per molti, questo evento rappresenta un'occasione irripetibile per avvicinarsi ai propri scrittori preferiti e respirare l'atmosfera vibrante di una fiera internazionale di questo calibro.
Conclusione
La Fiera del Libro di Francoforte non è stata solo una celebrazione dell'editoria, ma una piattaforma globale dove idee, culture e persone si incontrano per immaginare il futuro del libro e della narrazione. In un mondo sempre più digitalizzato, questo evento continua a rappresentare un punto fermo, unendo tradizione e innovazione per garantire che la parola scritta, in tutte le sue forme, rimanga al centro del dibattito culturale globale.
Le opinioni di U Riggitanu
La Fiera di Francoforte è uno dei pochi baluardi delle difese alla cultura dalla contaminazione delle nuove tecnologie e dell'IA.
Noi giornalisti stessi siamo pervasi da tecnologie che alcune volte portano mi colleghi a farsi corrompere dalle novità allontanandoli dalla verità e dall'essere umano, ma principalmente dal libero pensiero.
Grazie Silvestro per l'ottimo lavoro.