La magia del trucco cinematografico
La magia del trucco cinematografico: trasformazioni che fanno la storia
Oggi vi parlo di una tecnica fondamentale nel cinema – e non solo. Mi riferisco al trucco cinematografico, quello vero, realizzato da esperti artisti e non da intelligenze artificiali o effetti digitali. È un lavoro minuzioso, spesso ripetuto centinaia di volte per ogni ciak, perché ogni scena dev'essere coerente e identica alla precedente. Una sfida enorme per i professionisti del make-up.
Molti dei più grandi attori di Hollywood hanno conquistato l'Oscar grazie a interpretazioni magistrali, certo, ma anche a trasformazioni straordinarie ottenute grazie al trucco. L'Academy, si sa, ama le metamorfosi radicali. Pensate a Nicole Kidman in The Hours, Charlize Theron in Monster, Jennifer Lawrence come Mystica nella saga di X-Men, o al fantastico Danny DeVito nei panni del Pinguino, acerrimo nemico di Batman. Sono esempi perfetti della potenza trasformativa di questo mestiere.
Ecco 5 trasformazioni impressionanti che dimostrano la maestria di questi professionisti:
Nicole Kidman / Virginia Woolf – "The Hours" (2002)
Nel film di Stephen Daldry, Nicole Kidman interpreta la scrittrice Virginia Woolf. Il suo talento le è valso l'Oscar come Miglior Attrice, ma il trucco ha giocato un ruolo fondamentale, rendendola sorprendentemente somigliante all'autrice.Charlize Theron / Aileen Wuornos – "Monster"
Ispirata alla vera storia della serial killer Aileen Wuornos, Charlize Theron è diventata quasi irriconoscibile grazie a un trucco perfetto, che ha contribuito a farle vincere l'Oscar. Una trasformazione estrema, realizzata con un livello di dettaglio impressionante.Ron Perlman / Hellboy – "Hellboy" (2004)
Perlman è stato completamente trasformato nel demone rosso protagonista dei fumetti di Mike Mignola. Il film di Guillermo Del Toro vinse il Saturn Award per il Miglior Trucco, e a ragione: i tratti dell'attore erano totalmente celati sotto un elaborato make-up prostetico.John Travolta / Edna Turnblad – "Hairspray – Grasso è bello"
Travolta accettò la parte senza sapere quanto sarebbe stato impegnativo il trucco: solo la protesi del corpo pesava oltre cento chili! Con il trucco facciale e il costume, la trasformazione fu totale – e incredibilmente efficace.Mila Kunis / Theodora – "Il grande e potente Oz" (2013)
Sam Raimi scelse Mila Kunis per interpretare la Strega dell'Ovest. Dipinta di verde, con un naso esagerato e abiti neri minacciosi, la sensuale attrice divenne del tutto irriconoscibile.
Nel cinema, il trucco è essenziale anche per migliorare l'aspetto degli attori più anziani, o per restituire verosimiglianza a scene complesse. I truccatori utilizzano una gamma incredibile di strumenti: protesi, maschere, prodotti per simulare ferite e cicatrici. Ma non è solo questione di tecnica: ci sono anche aspetti pratici e creativi da considerare.
Le sfide del trucco cinematografico:
Deve adattarsi perfettamente al personaggio e alla scena.
Deve resistere a lunghe ore di riprese.
Deve essere sicuro per la pelle e gli occhi dell'attore.
Deve trovare un equilibrio tra realismo e fantasia.
Deve essere sviluppato in stretta collaborazione con registi, scenografi e costumisti per assicurare coerenza visiva.
Il trucco cinematografico ha origini antiche. Già nei primi film muti si usavano tecniche per enfatizzare espressioni e creare illusioni. Oggi, grazie a tecnologie avanzate, si raggiungono risultati incredibili, capaci di modificare completamente l'identità visiva di un attore.
In alcuni casi, come nel film I due Papi, si è scelto di non modificare l'aspetto di due giganti del cinema come Anthony Hopkins e Jonathan Pryce per farli assomigliare ai veri pontefici, anche perché il film resta una fiction. Ma cosa sarebbe successo se si fosse voluto ricreare fedelmente i volti reali di Benedetto XVI e Papa Francesco? Secondo una nostra fonte, non solo sarebbe stato possibile, ma è una pratica già diffusa: ogni giorno, sosia e persone truccate da sosia vengono utilizzate per rappresentare figure pubbliche, spesso per motivi di sicurezza o riservatezza. È successo anche di recente con il presidente Zelens'kyj.
Ma attenzione: il trucco può anche essere pericoloso.
A volte, per esigenze produttive o errori, il trucco può avere effetti negativi. Una volta ho conosciuto una giovane attrice che, durante una produzione hollywoodiana, subì un trucco invecchiante mal eseguito. Per rimuoverlo ci vollero giorni, e l'esperienza le causò un trauma vero e proprio.
E non dimentichiamo una figura affascinante ma poco nota: il tanatoprattore, specialista del trucco e della vestizione dei defunti. Alcuni di loro, con grande abilità, sanno applicare queste tecniche anche sui vivi, ricreando effetti intensi e talvolta inquietanti. Il trucco sbagliato può modificare totalmente la percezione di un volto: occhi infossati, guance gonfie o scavate, nasi deformati… tutto può cambiare a seconda dell'intervento.
Insomma, il trucco cinematografico non è solo decorazione: è arte, tecnica, trasformazione. È una magia silenziosa che dà vita ai sogni – e alle incubi – del grande schermo e molte volte della nostra vita.
Djàvlon
Ps. A buon intenditore poche parole bastano