La musica italiana ha conquistato il pianeta: ma chi sono realmente i cantanti più famosi all'estero?
La musica italiana ha conquistato il pianeta: ma chi sono i cantanti più famosi all'estero? Sono quelli che ci aspetteremmo noi in Italia? Quelli imposti dalle case discografiche? … Beh!? Alcune volte SI ... altre decisamente NO.
Infatti, bravissimi cantanti, meno requisitati per colpa del nome, mode musicali o per non aver aderito a scelte e accordi più o meno vantaggiosi, con padrini o case discografiche, sfondano all'estero semplicemente perché la loro voce, unica, viene apprezzata da milioni di persone, riscoperti e idolatrati all'estero, molte volte sconosciuti o quasi in patria.
Se dovessimo stilare una classifica degli artisti italiani negli ultimi anni che hanno avuto più successo nel mondo come Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Il Volo, Zucchero, Mina, Al Bano, Toto Cotugno, Laura Pausini, Eros Ramazzotti ecc…, rimarremmo certamente sorpresi se in paesi come il Brasile dopo Andrea Bocelli, Laura Pausini ed Eros Ramazzotti si installasse Mafalda Minnozzi, una cantante che oltre ad una voce unica, contamina positivamente con jazz e bossa nova la nostra musica, trasformandola e appassionando sempre platee di palato fino sia in Brasile come negli Stati Uniti, dove ha recentemente partecipato anche in una rassegna musicale di assoluta matrice calabrese, ovvero la New York Session del Peperoncino Jazz Festival, eccellenza musicale e festival diffuso molto amato e seguito in Calabria durante l'estate che però per dieci giorni, una volta all'anno, in primavera, si stabilisce proprio nella capitale mondiale del jazz. Pensate che le TV Brasiliane la identificano come Ambasciatrice della musica italiana in Brasile.
O a Cuba e Venezuela, Argentina dove tra i famosissimi, Zucchero, Mina e Al Bano, troviamo anche Aldo Iacopino, apprezzatissimo, calabrese di origini reggine, perfezionatosi all'Accademia Lirica di Parma con il Tenore Ferruccio Tagliavini, distinguendosi per le sue caratteristiche nel repertorio Rossiniano e Donizettiano, ma anche trasformando in positivo la tendenza prima di Pavarotti poi di Bocelli, di unire la musica lirica e leggera, o come nel suo caso quella Cubana a quella Italiana, come fatto dallo stesso Zucchero nel 2012 con "La sesión cubana" e poi Aldo oltretutto è un amante indiscusso della Musica Napoletana.
Intanto a Caracas nel mese di marzo 2008, entrando a casa di uno storico personaggio, la musica di sottofondo, era italiana anche se non cantata, una musica che il padrone di casa definì "espectacular sublime, es un viaje fantástico por mis recuerdos" (spettacolare e sublime, è un viaggio fantastico tra i miei ricordi), era Fausto Papetti scomparso 9 anni prima.
Quindi è importante dare il giusto valore anche ai nostri artisti, meno conosciuti dal "popolone" in Italia, ma che sono stati in grado di portare la musica italiana in giro per il mondo, conquistando milioni di fan di tantissimi paesi.
Se potete andate a vedere e sentire Aldo e Mafalda, lo scoprirete da soli, ma come dicono a Los Angeles gli italiani di la "ma che ve lo dico a fare".
Quindi due video ve li posto qui, ma poi andate a vederli al vivo è realmente un grande spettacolo.
Rio de Janeiro, New York, Buenos Aires, Mosca, Tokio, Havana, São Paulo oppure Hong Kong, città molto diverse tra loro che condividono però la passione per la musica italiana. Gli amanti delle nostre canzoni, non vogliono però presenziare ad uno o due show all'anno, anche se impreziositi da nomi come Eros Ramazzotti o Il Volo, vogliono ascoltare dal vivo la nostra musica sempre di più, ed è così che cantanti talentosi, ma non tanto famosi, hanno conquistato palchi e playlist internazionali, spopolando nei più famosi spettacoli televisivi e radiofonici.
Per intenderci Mafalda Minnozzi ha già partecipato alla colonna sonora di varie Telenovelas, cosa che solo i grandi possono fare.
Aldo Iacopino in compensazione è stato omaggiato dalle riviste VIP, VIP PARTY, NOVELLA 2000, ORA e EVA 3000 per i suoi successi internazionali.
Tra grandi successi e nuovi linguaggi della musica, come i Måneskin, o Pupo, e Al Bano che risuonano tra Belgrado e New York, tradurre o modificare un successo musicale non è mai un'operazione semplice, dato che non si tratta solo di fare un passaggio da una lingua all'altra, ma anche di interpretare ritmi, culture e usanze locali.
Sanremo, per molti, non è più il festival storico della melodia italiana, ha scelto e ripone il suo successo su altri pubblici, ma a sostituire quel festival fatto di canzoni amate dai fans del bel canto, ci sono artisti che giornalmente sulle piazze, nelle sagre, feste religiose, eventi locali, matrimoni ricordano la bellezza della nostra musica leggera e lirica, il jazz, il rock e anche tanta tanta irriverenza pulita, come quella di Jovanotti.
Forse sono finiti i tempi in cui "O sole mio", divenuta "It's now or never" (famosa la versione di Elvis Presley), ma sicuramente dopo un "Nessun Dorma" di Iacopino nel gennaio 2012, nella capitale Havana di Cuba, invitato dal figlio di Fidel Castro (Alex Castro), dopo il Tour con Mino Reitano nel 2000 e 2003, o gli show di Jazz nel mitico Blue Note di NY, la musica italiana, grazie a Aldo e Mafalda non è in caduta libera come vorrebbero gli organizzatori dei mix elettronici e linguistici di gusti discutibili visti ultimamente, ma cambia di dimensione, c'è una fetta di cantanti che hanno successo per la loro capacità, e non dobbiamo dimenticarcene.