La serata perfetta per presentare questa terra

05.07.2024

La piccola chiesa di S. Antonio Abate è situata sulla collina di Gullina, nel quartiere di Archi.

Dal sito del turismo nella città metropolitana scopriamo che: "È una delle ultime testimonianze presenti in città della tradizione spirituale bizantina. Molto ambita per le cerimonie matrimoniali, la chiesa su una piazzetta che gode di uno splendido affaccio sullo Stretto di Messina.

Attestata nei documenti storici fin dal XII secolo, venne costruita dai monaci basiliani in una zona che al tempo, lungo il torrente Scaccioti, era ricca di acque ed ospitava un'importante fiera di animali che attirava tutti i commercianti dell'area dello Stretto. La sua struttura è una perfetta sintesi tra il neoellenismo bizantino e il più tardo romanico normanno, fondendo così motivi artistici e spirituali occidentali e orientali.

La chiesa è intitolata a Sant'Antonio Abate, santo egiziano, fondatore del monachesimo del deserto nei primi secoli della cristianità.

Al suo interno, ospita una suggestiva cripta visitabile dove venivano sepolti i monaci."

Ed è in questo luogo su uno scenario naturale di immensa bellezza, formato da un pino secolare e dallo stretto, che Fulvio Cama ha deliziato con i suoi canti, accompagnato dal talento di Alessandro Nappa alle percussioni una serata a dir poco splendida e rivelatrice.

Molte persone e ospiti hanno ascoltato il discorso del presidente Cavaliere e Avvocato Francesco Giunta dell'Associazione S.Antonio Abate Archi, tra questi molti reggini, turisti e manager brasiliani portati in loco dal presidente di GIA Giornalisti Italiani Associati per scoprire sin da subito cosa questa terra può offrire come storia e paesaggi, miti, versi, canti, racconti e leggende del nostro stretto.

U paninu cu satizzu, il più noto e apprezzato tra i prodotti dello street food reggino, tanto per cominciare ... con o senza patate, cipolle e il resto degli ingredienti direttamente dall'orto familiare e un bicchiere di vino, per accogliere bene gli ospiti, come ci ha detto Antonello Pensabene che ci ha fatto l'invito.

Fulvio Cama come sempre perfetto interprete del territorio delle due sponde ha coinvolto il pubblico in un lungo giro tra il mare, il cielo U Mungibeddhu (Etna) e lo Stromboli (entrambi oggi in eruzione scoppiettante), l'Aspromonte, Scilla e Cariddi deliziando con i suoi riconosciuti ritmi, aggiungendo in omaggio agli ospiti stranieri anche qualche canzone con ritmo brasiliano, accompagnato dall'abilissimo Alessandro Nappa che in queste musiche con il ritmo "carioca" coinvolge anche gli stessi ospiti.

E sul finire anche una bellissima voce d'opera femminile Laura Surace per dare il tocco italiano alla serata dedicata ai miti, versi, canti, racconti e leggende del nostro stretto.

Andrea Ruggeri

Foto Fulvio Cama e Cris Vicente.

Ps... Una piccola risposta a chi vorrebbe immediatamente che scrivessimo, spinto dall'istantaneità, dalla fretta che ci impone una società malata, in continuazione attaccata al cellulare.

Il bello e lo slow (piano, con calma), nato in Italia dal movimento "Slow food" nel cibo e lo "Slow Live" nella vita, noi del settimanale U Riggitanu seguiamo e facciamo lo "slow news" (lanciato da AJI Associacão dos Jornalistas Independentes), perché mettiamo l'emozione, l'obiettività, l'etica e la verità al primo posto, ma piano con calma.