Predicare bene e razzolare male
Tutte le TV ci ricordano diariamente gli attacchi del 7 ottobre, ma già hanno smesso di parlare dell'Ospedale Cristiano bombardato con oltre 500 morti.

Noi no, noi ricorderemo le atrocità del 7 ottobre e quelle a seguire.
La vendetta tanto conclamata e di cui secondo alcuni parla la bibbia è una inutile fonte di altre vendette.
Quando vogliamo fare ritorsioni, dovremmo tenere presente che causare un danno a un'altra persona non annullerà mai il danno che abbiamo già subito. Quando abbiamo perso i nostri compagni o familiari, è allettante credere che la vendetta ci farà sentire meglio, ma non è così.
Dio conosce il dolore e le difficoltà dell'ingiustizia, e promette che renderà le cose giuste per coloro che sono stati maltrattati, non che lo debbano fare da se.
La sera di martedì 17 ottobre, un attacco all'ospedale arabo al-Ahli di Gaza, spesso chiamato l'ospedale dei Cristiani Battisti, ha ucciso oltre 500 persone, soprattutto bambini, donne, medi, infermieri.
Le scene del massacro, descritte dai testimoni e mostrate nei video trasmessi dalle reti televisive, sono state quanto di più macabro si possa immaginare.
Le immagini hanno rivelato parti di corpi sparsi per l'ospedale e medici che eseguivano interventi di emergenza nei corridoi distrutti senza anestesia. Le riprese video dall'interno dell'ospedale hanno mostrato genitori che urlavano e piangevano accanto ai loro figli morti.
I funzionari palestinesi hanno attribuito l'esplosione a una delle tante bombe israeliane sganciate su Gaza dal 7 ottobre.
Israele, nel frattempo, ha prevedibilmente affermato che un razzo palestinese lanciato male è stato responsabile del massacro all'ospedale.
La risposta di Israele al bombardamento dell'ospedale - un crimine di guerra secondo il diritto internazionale - è coerente con la sua solita routine post-atrocità.
La routine si svolge più o meno così: Israele commette un'atrocità in materia di diritti umani, nega immediatamente di avere qualcosa a che fare con essa, afferma di avere prove solide che i palestinesi hanno commesso il crimine, e poi aspetta di vedere se qualcuno riesce a dimostrare cosa è realmente accaduto.
Se alla fine diventa chiaro che Israele ha effettivamente compiuto l'atrocità, accetta silenziosamente la responsabilità, ma a quel punto l'attenzione mediatica del mondo si è già spostata su altre questioni (ma del 7 ottobre parlano in continuazione tutti i colleghi europei e americani).
Israele ha eseguito questa esatta routine proprio l'anno scorso, dopo l'uccisione della giornalista palestinese-americana e veterana di Al Jazeera Shireen Abu Akleh.
Uccisa da soldati israeliani.
Subito dopo l'uccisione del maggio 2022, l'allora primo ministro israeliano Neftali Bennett incolpò i palestinesi di "gettare la colpa su Israele senza basi". All'epoca, Bennett disse che "in base alle informazioni che abbiamo raccolto, sembra probabile che i palestinesi armati - che in quel momento sparavano indiscriminatamente - siano responsabili della sfortunata morte della giornalista".
L'allora ministro della Difesa Benny Gantz affermò con sicurezza che "nessun colpo di arma da fuoco [israeliano] era stato sparato in direzione alla giornalista" e che l'esercito israeliano aveva "visto filmati di spari indiscriminati da parte di terroristi palestinesi".
Più tardi, però, a seguito di molteplici indagini indipendenti che hanno dimostrato senza ombra di dubbio che Shireen Abu Akleh è stata uccisa dal fuoco israeliano, il governo israeliano ha finalmente ammesso che è "altamente probabile" che sia stato un proiettile israeliano a uccidere la giornalista che indossava un giubbotto stampa e un casco chiaramente contrassegnati.
Indagine internazionale parallela degli USA, non ancora terminata e tutto nel dimenticatoio.
Il mio vicino di casa mi diceva di ricordarmi sempre chi mandò Gesù sulla croce, non furono ne gli arabi, ne i filistei, ne i romani che se ne lavarono le mani, ma il suo stesso popolo.
Eppure non ricordo una vendetta colossale da parte dei Cristiani, ancora oggi il perdono e la stessa Croce sono state la miglior ritorsione a quella condanna di cui Pilato ( funzionario e militare romano, che fu prefetto della Giudea) lavò le sue mani firmando la crocifissione, condanna però emessa da Anna (sacerdote ebreo antico), Caifa (sommo sacerdote e capo del sinedrio), il Sinedrio (organo preposto all'emanazione delle leggi e alla gestione della giustizia durante la fase asmoneo-romana del periodo del Secondo Tempio Giudeo), ed Erode Antipa (che oltre alla condanna di Gesù fece arrestare e uccidere Giovanni il Battista, e quello se vi ricordate bene nel vostro catechismo, che fece uccidere tutti i neonati nell'anno di nascita di Gesù).
Eppure ne io ne l'intera attuale cristianità, bombarderebbe per vendetta, le città di Israele sterminando donne, bambini e civili innocenti.
L'Europa mi ricorda Ponzio Pilato con Gesù ..., se ne sta lavando le mani e lasciando che Israele risolva la crocifissione di donne e bambini.