Reggio Calabria: il sindaco mette la parola fine al mercato di Piazza del Popolo
La commissione controllo e garanzia del Comune di Reggio Calabria, presieduta da Massimo Ripepi, ha portato alla luce quanto temuto dagli ambulanti: il sindaco Falcomatà ha ufficialmente chiuso ogni possibilità di ritorno del mercato storico di Piazza del Popolo. Con un atteggiamento freddo e distaccato, ha ribadito che la decisione è definitiva e non si torna indietro, relegando i commercianti a un futuro incerto, senza soluzioni immediate.

L'amministrazione parla di riqualificazione e di interlocuzioni con il demanio e la soprintendenza, ma ciò non cambia la realtà dei fatti: decine di lavoratori sono stati messi in ginocchio senza garanzie. Mentre il sindaco si vanta di un dialogo "aperto" con gli ambulanti, gli stessi lamentano una gestione autoritaria e priva di un vero confronto. Non sorprende, quindi, che la discussione in commissione sia stata accesa, con momenti di tensione tra consiglieri e amministratori.
Di fronte a una decisione così drastica, il ruolo della commissione di garanzia diventa ancora più essenziale: è l'unico spazio istituzionale dove i cittadini possono ancora far sentire la propria voce e ottenere risposte. Senza di essa, ci troveremmo di fronte a una gestione unilaterale del potere, che si avvicina pericolosamente a una dittatura istituzionale. Delegittimare questo organo, come ha tentato di fare la maggioranza, significa negare ai cittadini la possibilità di vigilare sulle scelte dell'amministrazione.
Se il sindaco e la sua giunta vogliono davvero trovare soluzioni per gli ambulanti, devono smettere di imporre decisioni dall'alto e iniziare a discutere seriamente con chi ogni giorno lotta per il proprio lavoro. Altrimenti, la loro tanto sbandierata riqualificazione si rivelerà l'ennesimo schiaffo ai lavoratori e alla storia della città.
Menestrello Pasquino