Saladini, Cardona assenti al saluto di Pippo Inzaghi

10.08.2023

Che ci fosse un po di timore per la loro incolumità lo capisco, alla fine i tifosi sanno già di chi è la colpa di quello che sta succedendo con la Reggina.

La colpa di averla derubata; di non averla difesa; di chi ha sorretto il moccolo al ladro; di chi non ha costruito una difesa valida, ma una scusa per il Brescia; di chi si è venduto; e di chi non ha fatto il minimo, ne sorvegliando la situazione ne esponendosi e opponendosi alle decisioni a favore della città.

Poi chiaro il ruolo della Lega, Fgci, CONI, e Cellino, ognuno con le sue colpe e omissioni, regole valide per uno, ma non per tutti, come se fossero santi e poi invece sempre con situazioni che distruggono il nostro calcio. Capaci di rilegare l'Italia per due volte lontano dal principale palcoscenico dei mondiali e di appoggiare guerre contro Superlega, Juventus e adesso Reggina.

Poi non voglio neanche parlare del conflitto di interesse del TAR dove chi ha deciso è tifoso della Salernitana, coinvolta in questo giudizio, visto che è Lei che salirebbe in serie C. Ripeto non voglio parlarne senza prove, ma che è molta coincidenza è come minimo da investigare.

Di continuare al comando senza mai, LORO, essere puniti.

Noi personalmente contestiamo il clima inquisitorio, sempre voltato alla punizione e mai al compromesso e chiaro, invece di vigilare perché non succedano queste cose, puniscono i tifosi che sono i principali finanziatori di tutto questo sistema, cancellando la storia di una città come Reggio, dove molti hanno come unico sfogo la loro Reggina.

Quindi il fatto che Saladini se la sia data a gambe, Cardona sia scomparso e i FF non essere neanche venuti al cospetto della città omaggiando i suoi eroi (Pippo Inzaghi, Taibi e i giocatori Loiacono, Liotti, Gagliolo e Di Chiara), la dice tutta su chi sono stati già inquisiti e presto condannati dalla tifoseria, sia quella della curva sud sia da quella formata da tutti gli appassionati della squadra amaranto. 

"Pippo Inzaghi uno di noi", urla la Sud, ma è un coro unanime anche nella gradinata. Lui arriva, acclamato come i grandi campioni. 

"Ciao a tutti, anche stasera siete in tanti. Io sono qui nel giorno del mio compleanno perché volevo ringraziare tutti al termine di questa stagione bellissima"

Sotto uno scroscio di applausi parla il mister e ancora: 

"Avrei voluto festeggiare un altro compleanno, tanta gente un anno fa mi diceva chi me la faceva fare, ma oggi sono ancora più contento della scelta. Questa città ha adottato me, mia moglie e i miei figli. Ho aspettato il più possibile per parlare, ho visto andar via tanta gente, loro erano lo zoccolo duro. Sono sicuro che la Reggina tornerà a splendere. Vi prometto che un giorno tornerò, non lascio le cose a metà", 

conclude Pippo con in braccio il piccolo Edo, con la maglietta amaranto, il quale torna a far gol, sotto la Sud come quella sera di qualche mese fa. 

E noi c'eravamo, ieri in curva, perché un vero comunicatore della città non fugge, ma si unisce alla gente.

L'unico consigliere municipale presente, che abbiamo notato in curva Massimo Ripepi, non si è nascosto, ma con una live vera ha come sempre esternato il suo pensiero.

Molti personaggi e molti appassionati, tra i quali anche Maurizio Scuncia, alias Micu 'u Pulici, triste per le sorti della sua Reggina, ma presente per ringraziare un grande campione come Pippo.

Un peccato per chi non ha avuto il coraggio di parlare, affrontare la sua gente, in questo caso FF potevano omaggiare Pippo,  ma un giorno capiranno che un matrimonio con i cittadini si fa, sia nel bene come nel male, e se sbagli devi chiedere scusa e non fuggire dalle tue responsabilità.

Su Cardona un capitolo a parte, vorremmo molto che fosse a pubblico e dicesse tutto, perché una delle garanzie che non saremmo stati rubati era Lui, ma per ora tace. Spero stia preparando una sua uscita, perché ne va della sua storia  e della sua carriera e spero che possa accontentare tutti i cittadini di Reggio Calabria, residenti qui e nel mondo.

Reggio merita rispetto.

Complimenti a Pippo Inzaghi per la professionalità dimostrata ancora una volta, anche se molti non hanno dato un simbolico San Giorgio a questo grande campione, la città lo ha fatto omaggiandolo con un saluto e Lui ha risposto, come fanno i campioni e non i codardi.

Andrea Ruggeri