Squilli di trombe, no…, di ambulanze, arriva il vaiolo delle scimmie
Qual'è la novità, un nuovo virus? E quali sono i sintomi?
Il vaiolo delle scimmie (monkeypox) è un'infezione virale che viene trasmessa dagli animali all'uomo ed è causata dal monkeypox virus appartenente alla famiglia Poxviridae (la stessa famiglia del vaiolo).
Nell'uomo il vaiolo delle scimmie si manifesta spesso con la combinazione dei seguenti sintomi:
- febbre
- mal di testa
- brividi
- stanchezza
- astenia (debolezza generale)
- linfonodi ingrossati
- mal di schiena
- dolori muscolari
Guarda caso sintomi che abbiamo quasi tutti, quando abbiamo una piccola influenza, o dolori muscolari o di schiena che 50% della popolazione ha.
Ben scelto, per spaventare bene la popolazione e indurla, anche questa volta a fare chissà cosa.
Ma in realtà l'unico differenziale è che dopo uno-tre giorni dall'inizio della febbre, si manifestano eruzioni cutanee.
Queste lesioni cutanee evolvono in vescicole, pustole e croste.
I sintomi del vaiolo delle scimmie tendono a risolversi spontaneamente in 2-4 settimane, senza bisogno di alcun trattamento. Se necessario, al paziente verranno consigliati antidolorifici e antipiretici, ma attenzione il contagio dall'animale all'uomo avviene tramite contatto fisico con animali infetti, inclusi roditori e primati.
Quindi niente bacini a topi e scimmie e niente sesso con questi ultimi.
La trasmissione dell'infezione da persona a persona si verifica tramite contatto stretto con qualcuno che ha un'eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie, mediante il contatto faccia a faccia, pelle a pelle, bocca a bocca o bocca a pelle, compreso il contatto sessuale.
Quindi le mascherine non c'entrano, vedo gente già mascherata, ma tutte queste inutili operazioni covidiane non funzionavano con un virus aereo, immaginatevi con uno a contatto.
La trasmissione può avvenire anche attraverso il contatto con oggetti contaminati, vestiti, asciugamani, lenzuola, dispositivi elettronici, superfici (ottimo cominciare a raccogliere la spazzatura, pulire le strade e pulire le superfici di autobus e mezzi di trasporto come treni, navi e taxi), e non è un messaggio del consigliere di Reggio Calabria Ripepi sulla spazzatura che invade la periferia.
Il virus può diffondersi anche durante la gravidanza dalla madre al feto o dopo il parto con il contatto pelle a pelle.
Non è ancora del tutto chiaro per quanto tempo le persone con vaiolo delle scimmie sono infette, ma in generale sono considerate tali a partire dalla comparsa dei sintomi prodromici e finché tutte le lesioni non si sono trasformate in croste da 2 a 4 settimane e le croste non sono cadute, lasciando posto a un nuovo strato di pelle sottostante.
Insomma niente sesso con scimmie e altri animali, mantenere pulite superfici, non fare sesso con sconosciuti, evitare contatti con chi ha vescicole, pustole e croste, per il momento, finché non ne inventeranno una nuova o nuove regole per mantenerci sotto pressione e paura.
Tutto questo per un'infezione con un tasso di sopravvivenza del 99,942% (stiamo parlando di dati rilevati principalmente in Congo dove l'igiene personale e le relazioni sessuali, sono sempre a rischio malattie, e le cure scarse come le medicine, e per la quale la prevalenza dell'infezione è al minimo storico,
mentre l'OMS e i giornaletti ricchi, cercano di convincerci che c'è una preoccupazione globale.
Attenzione però perché due anni fa il Prof Giuseppe Barbaro diceva:
"E' una enorme menzogna, nessun vaiolo delle scimmie, quello che sta succedendo è un aumento di herpes zoster indotto da immunodeficienza acquisita provocata dal vaccino Covid.
Andrea Ruggeri