Un cuore curato con passione e competenza
Il cuore è un organo vitale, alimentato dalle arterie coronarie che assicurano il flusso sanguigno necessario alla sua funzione. Quando l'aterosclerosi o l'infiammazione danneggiano queste arterie, possono formarsi restringimenti critici o occlusioni che portano all'ischemia, o nei casi peggiori, a un infarto miocardico. È esattamente ciò che mi è accaduto, portandomi a riflettere sia sulle mie scelte di vita, che sul sistema sanitario.
Come molti, ho esitato ad affidarmi ai medici, complice la delusione per la medicina di famiglia, spesso percepita da me e dalla maggior parte della popolazione come fredda e burocratica, utile a inviare ricette, ma distante dai pazienti, sia in ambulatorio che nella propria abitazione, come invece era qualche anno fa, quando il medico di famiglia era uno della famiglia, perché presente, … lo chiamavamo dott. Claudio, caro amico, si fermi qui mangi qualcosa? Oggi invece è distante, molte volte solo via WhatsApp e guai non avere la app giusta, rischi di non aver neanche le ricette.
Ma questa esperienza mi ha fatto ricredere, almeno in parte. A Reggio Calabria, presso il Policlinico Madonna della Consolazione, ho trovato un team di professionisti capaci, che non solo mi hanno salvato la vita ma mi hanno anche dimostrato che l'eccellenza sanitaria non è prerogativa esclusiva del Nord Italia.
L'unità di Emodinamica del Policlinico Madonna della Consolazione, guidata dal dott. Rodolfo Caminiti, ha svolto un intervento impeccabile. La coronarografia eseguita su di me seguita angioplastia e stent ha richiesto precisione, tempestività e grande competenza. Il dott. Caminiti e il suo team hanno dimostrato di essere all'altezza delle migliori strutture nazionali, come il San Raffaele di Milano o il San Donato, pur lavorando con risorse limitate.
Un plauso speciale va anche alla dott.ssa Rossella Costantino, responsabile dell'ambulatorio per lo scompenso cardiaco, Albarosa Ruggeri e al primario Virgilio Pennisi, che accolgono quotidianamente decine di pazienti con professionalità e umanità. Nonostante il Policlinico disponga di un solo laboratorio di Emodinamica – a differenza delle strutture del Nord, dotate di più sale operatorie avanzate – la qualità del lavoro svolto è eccellente.
L'esperienza positiva presso il Policlinico Madonna della Consolazione mi porta a riflettere su quanto il Sud sia penalizzato da scarsi investimenti. Molti dei medici più rinomati nelle regioni settentrionali provengono proprio da qui, e questa è la dimostrazione che talento e competenza non mancano. Quello che manca sono le risorse per migliorare le strutture e garantire un servizio sanitario ancora più efficiente.
Esperienze come la mia a Reggio Calabria e quella del Governatore Occhiuto a Catanzaro, mostrano che con maggior lungimiranza si possono equilibrare le strutture e porre fine ai cosiddetti "Viaggi della salute".
Non c'è dubbio che ospedali come quelli di Milano, Roma o Bologna dispongano di mezzi superiori, ma l'umanità e la dedizione del personale medico del Sud fanno la differenza, o per lo meno l'hanno fatto con me e i nuovi amici incontrati all'ospedale. Certo, alcune criticità restano, per lo più strutturali e di servizi esterni, sedi dell'ASL come quella di Villa San Giovanni non possono essere considerate ne all'avanguardia, ne minimamente in competizione con altre al Nord ed in Europa, quindi l'Italia dovrebbe investire di più nelle regioni meridionali, creando opportunità e migliorando le infrastrutture sanitarie.
Se avete bisogno di un intervento al cuore, non dovete per forza rivolgervi al Nord o a strutture non convenzionate con SSN. Come dimostrano il dott. Caminiti e il suo team, anche al Sud ci sono professionisti in grado di fornire cure di altissimo livello.
Approfitto di questa occasione per ringraziare non solo i medici, ma anche i miei compagni di degenza, come Antonio, Francesco e Salvatore, con cui ho condiviso un'esperienza che mi ha fatto riscoprire fiducia nella medicina e nella sua missione di prendersi cura delle persone, indipendentemente dalle difficoltà del sistema.
L'Italia ha bisogno di ripartire da queste eccellenze, valorizzando chi lavora con dedizione per garantire a tutti noi il diritto alla salute, specialmente dopo il disastroso e distruttivo intervento dei responsabili di allora sulla pandemia, che ancora oggi e nel futuro produce e produrrà danni.
Quindi un messaggio di pace tra medici, operatori sanitari e popolazione, esistono tanti professionisti eccellenti, dobbiamo solo recuperare la fiducia verso i sanitari e il rispetto verso i pazienti.
So che vi ritroverò a breve, ma intanto grazie a tutti e buon lavoro a Rodolfo, Rossella e ai nuovi amici del Policlinico.
Andrea Ruggeri